© Getty ImagesIl Parma s'impone 4-1 a Marassi contro il Genoa grazie alla tripletta di Cornelius e al gol del futuro juventino Kulusevski (di Iago Falque su rigore la rete dei rossoblù) e sale al settimo posto in classifica a quota 39, ex aequo col Milan e una lunghezza sopra il Verona sconfitto dal Napoli tra le mura amiche. I ragazzi di Nicola restano invece fermi a 25, terzultimi a pari punti col Lecce. Boccata d'ossigeno in casa Torino, dove Andrea Belotti regala il successo a Longo contro l'Udinese di Gotti, che perde Mandragora per infortunio.
Genoa-Parma 1-4: show di Cornelius, perla di Kulusevski
Un Gervinho devastante in campo aperto, un Kulusevski onnipresente, un Sepe che si conferma abile para-rigori e, soprattutto, un Cornelius immarcabile, che ha nel Genoa la sua vittima preferita: si può sintetizzare così la preziosa vittoria del Parma al Luigi Ferraris, che proietta i ducali in zona Europa League, a pari punti col Milan (39) e a -3 dal Napoli sesto, già certo della qualificazione dopo il successo in Coppa Italia. Da una percussione dell'ivoriano ex Roma, con preciso filtrante per Hernani annesso, nasce l'1-0 del gigante danese, che gira a rete di destro con Perin e Masiello tagliati fuori (18'). I ragazzi di D'Aversa affondano e sfiorano il raddoppio ma, su un tiro da fuori senza particolari ambizioni di Sturaro, il tocco di mano di Iacoponi offre la possibilità del pari a Criscito, che si lascia tuttavia ipnotizzare da Sepe dagli undici metri, con la preziosa collaborazione del palo (29'). Scrollatasi di dosso la paura, il Parma torna a macinare e trova il 2-0 ancora con Cornelius (33'): meraviglioso l'aggancio sul cross di Laurini, imparabile il diagonale. La splendida serata dell'attaccante ex Atalanta, già autore di una tripletta al Genoa nella gara d'andata, diventa da incorniciare al minuto 55, quando batte Perin per la terza volta, stavolta di testa, su un altro traversone del terzino francese, il quale, quattro minuti più tardi, si rende protagonista di un'ingenuità (tocco di mano), che costringe l'arbitro Giacomelli a decretare un secondo calcio di rigore ai padroni di casa, segnato da Iago Falque. Alla ricerca del gol che potesse accendere il finale, i rossoblù di Nicola capitolano all'87', quando Kulusevski controlla una spizzata di Cornelius e cala il poker con una sassata che non lascia scampo al portiere in prestito dalla Juve.
Torino-Udinese 1-0: decide Belotti. Mandragora ko
Le difficoltà di classifica del Torino spingono la squadra di Longo ad osare più del solito per cercare a tutti i costi la vittoria. Zaza e Belotti, con Edera più dietro, sono gli attaccanti scelti per sfondare la difesa dell’Udinese. Ma la prima chance ce l’ha Stryger Larsen che centra il palo, facendo venire i brividi a Sirigu. Gol fallito, gol subito: due minuti più tardi Belotti chiude la ripartenza condotta da Edera con un tiro potentissimo che si insacca sul primo palo. Si alza la cresta del Gallo e la saracinesca di Sirigu, straordinario su Fofana e De Maio per tenere il vantaggio. Intorno al 50' si sente un urlo che attraversa tutto l'Olimpico: è Mandragora che cade a terra toccandosi il ginocchio, si teme il peggio. Il centrocampista esce in lacrime. La partita resta aperta, ma il Toro non soffre e rischia anche di fare il secondo gol con Belotti, il migliore in campo. Alla fine basta l’1-0 a Longo per prendersi i tre punti.