Dal Pino: "Serie A dal 12 settembre, ma va rivisto il protocollo sanitario"

Il numero uno della Lega al termine dell'assemblea per i diritti tv ha parlato anche del prossimo campionato e dei tifosi negli stadi
Dal Pino: "Serie A dal 12 settembre, ma va rivisto il protocollo sanitario"© ANSA
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"Hanno fatto offerte tre dei sei più grossi fondi di private equity, una è vincolante, le altre due quasi. Sono interessanti e pongono le basi per il futuro. Non parliamo di soldi ma di progetti strategici". Così il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, dopo l'assemblea in cui sono state presentate le proposte dei fondi. "Abbiamo ricevuto offerte di private equity, finanziatori, intermediari e advisor. Io continuo a ripetere che l'obiettivo è creare una media company autonoma, proprietaria del proprio destino, possiamo farlo da soli o con terzi - ha aggiunto -. Ci siamo dati fino al 25 agosto per valutare tutte le opportunità sul tavolo e poi decideremo che direzione prendere".

Dal Pino: "12 settembre prossimo campionato"

"Pensando ai prossimi mesi siamo preoccupati per l'incertezza e ci sono molte cose da affrontare, a partire dall'attuale protocollo sanitario, visto che se rimanesse tale e' molto difficile affrontare un intero campionato con un tampone ogni 4 giorni. Bisogna definire nuove modalita' applicabili e percorribili". A proposito invece della data di inizio del prossimo campionato, Dal Pino ha detto: "Lunedi' avremo una riunione sui calendari per stabilire esattamente la data. Al momento e' il 12 settembre, ma stiamo cercando di riuscire a guadagnare un po' di piu' tempo per far riposare maggiormente le squadre. L'ipotesi che slitti esiste, poi vedremo di quanto".

Da Pino, tifosi negli stadi

Gli stadi italiani vanno riaperti, pur con tutte le possibili cautele e limitazioni. A chiederlo al governo e' Dal Pino, che al termine dell'assemblea ha spiegato che "serve attenzione, determinazione e conoscenza per non fare errori e cogliere opportunita'". "Abbiamo presentato uno studio serio per indicare una via per la riapertura degli stadi - ha aggiunto -, ma ad oggi non siamo ancora riusciti ad avere pubblico nello stadio. Per primo dico che la sicurezza viene prima di tutto, ma trovo difficolta' nel vedere discoteche aperte e pensare che sabato sera a Torino, per la premiazione della squadra che ha vinto lo scudetto, non ci sara' nemmeno un tifoso. Alcune riflessioni vanno fatte. Nessuno ha chiesto stadi pieni, ma distanze mantenute e ingressi diluiti. Ci siamo sempre attenuti e sempre ci atterremo alle disposizioni del governo, ma mai ci fermeremo nel costruire un cammino per un ritorno alla normalita'. Il nostro Paese ha agito molto bene nella crisi, non ho visto ritardi, vedo molta cautela, ma contemporaneamente in alcuni casi, quando definisci progetti con livelli di garanzia e sicurezza molto alti, crediamo sia opportuno valutarli. Credo che sia uno stimolo a venire incontro a un sistema che ha bisogno di questo e non una critica".


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