Benevento-Inter 2-5; Conte, manita e primo posto

Doppietta di Lukaku, gol di Gagliardini, Hakimi e Lautaro: i nerazzurri travolgenti al Vigorito (9 reti in 2 partite). Infortunio per Vidal. A Inzaghi non bastano i due gol di Caprari
Benevento-Inter 2-5; Conte, manita e primo posto© Inter via Getty Images
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La prova di forza dell’Inter a Benevento è solo una conferma: la squadra di Conte è la favorita per lo scudetto insieme con la Juve. I nerazzurri sbancano con grande personalità il Vigorito con una manita (doppietta di Lukaku e gol di Gagliardini, Hakimi e Lautaro) che porta i nerazzurri a nove gol in due partite e regala il primo posto in classifica insieme con Napoli, Milan e Verona. Un successo che impressiona soprattutto perché arrivato dopo la mini-rivoluzione di Conte, che rispetto all’esordio di sabato con la Fiorentina ha cambiato sette titolari confermando solo Handanovic, Kolarov, Young e Lukaku. La qualità della rosa nerazzurra però è notevolmente cresciuta e ha trovato degli interpreti di livello assoluto: uno su tutti, Hakimi, un moto perpetuo sulla fascia destra, una vera arma in più in fase offensiva quando con i suoi tagli dalla fascia alle spalle della difesa sembra trasformarsi in Callejon. Anche Sanchez, che con Hakimi ha un’intesa speciale, sembra un altro rispetto alla scorsa stagione, con le sue invenzioni fa sempre la differenza. E poi c’è Lukaku, un cecchino inesorabile: tre gol in due partite come Cristiano Ronaldo. L’unica nota negativa della giornata è l’infortunio di Vidal al suo esordio da titolare: un problema muscolare lo ha costretto a lasciare il campo nel secondo tempo, a rischio la sua presenza nella grande sfida con la Lazio di domenica. Serata da archiviare al più presto per Pippo Inzaghi, che aveva definito questa partita un’amichevole e che evidentemente aveva messo in preventivo di non fare punti, ma anche sconfitte così possono far crescere il suo Benevento che domenica in casa sfiderà il Bologna di Mihajlovic.

Inter, la rivoluzione funziona

I sette volti nuovi che presenta Conte rispetto alla sfida con la Fiorentina (De Vrij, Skriniar, Hakimi, Gagliardini, Sensi, Vidal e Sanchez) non pesano sull’impatto alla partita. Bastano poco meno di trenta secondi a Lukaku per sbloccare il risultato (grande combinazione Sanchez-Hakimi) e per gelare i mille tifosi della Strega sugli spalti del Vigorito, che ritrova la Serie A a due anni di distanza. Il Benevento accusa il colpo ma reagisce con orgoglio con Insigne e Ionita, spronato dal solito scatenato Inzaghi. La differenza di qualità, però, è evidente: l’Inter dà la sensazione di poter colpire quando vuole. Non è una sorpresa il raddoppio firmato da Gagliardini, così come sembra una logica conseguenza il tris di Lukaku prima della mezzora. Solo un errore di Handanovic regala un sussulto al Benevento con il gol di Caprari, ma prima del riposo è il sontuoso Hakimi a mettere a segno il poker e ristabilire le distanze.

Conte, una rosa da favola

Inzaghi, che già nel primo tempo aveva perso per infortunio Barba, rimodella nell’intervallo il Benevento, passando al 3-5-2 (dentro Tuia e Foulon per Maggio e Insigne). L’Inter prova ad addormentare i ritmi della partita, un diagonale di Moncini che scheggia il palo mette paura ad Handanovic, graziato poi da Lapadula da due passi. Quando Conte fa entrare dalla panchina Lautaro Martinez, Brozovic, Perisic e Eriksen si ha l’ulteriore conferma della corazzata che l’allenatore ha a disposizione quest’anno. L’ingresso di forze fresche si fa subito sentire: traverse colpite da Gagliardini e Eriksen, quinto gol firmato dal neo entrato Lautaro e un errore incredibile di Perisic a portiere battuto. Il secondo timbro di Caprari addolcisce solo un po’ la serata di Pippo Inzaghi, fa festa solo il suo amico Conte. Da stasera è primo in classifica.

Benevento-Inter 2-5: tabellino e statistiche


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