Serie A e diritti tv: la Lega sceglie la cordata Cvc

A votare a favore della società che entrerà nella media company sono stati 15 club su 20, con Atalanta, Napoli, Verona, Lazio e Udinese astenute
Serie A e diritti tv: la Lega sceglie la cordata Cvc© ANSA
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"Si è svolta oggi a Milano l'Assemblea della Lega Serie A, alla presenza di tutte le 20 Società e con il Presidente Paolo Dal Pino in collegamento video. I Club hanno deliberato a larga maggioranza di procedere in via esclusiva con Cvc-Advent-Fsi alla negoziazione dei termini e delle condizioni della relativa offerta. A tale scopo un'apposita Commissione avvierà le trattative con il consorzio per un periodo di 4 settimane a partire da oggi". È quanto si legge in una nota ufficiale della Lega di A che ha deciso che sarà la cordata Cvc (che ha all'interno della sua squadra anche Adventi e Fsi) ad entrare nella media company che si occuperà della commercializzazione dei diritti televisivi.

Serie A e diritti tv

Nella nota si legge ancora: "Le Società hanno poi approvato l'invito a presentare offerte per i Diritti Audiovisivi Internazionali del Campionato di Serie A, della Coppa Italia e della Supercoppa per il triennio 2021 - 2024, l'avanzamento del piano industriale e il budget di Lega Serie A per la stagione 2020 - 2021. Le Società hanno inoltre evidenziato il momento di grande difficoltà economica legato alla certa diminuzione di ricavi da stadi e conseguentemente da sponsorizzazioni, a fronte di costi, soprattutto del lavoro, rimasti invariati. Il tema sarà oggetto di una prossima riunione di Lega Serie A, che si augura un intervento istituzionale a salvaguardia della stabilità finanziaria del massimo campionato, motore dell'intera piramide calcistica italiana".

Cvc, chi a favore e chi contro

A votare a favore della società, sono state 15 società su 20, con cinque presidenti che si sono astenuti (Atalanta, Napoli, Verona, Lazio e Udinese) e nessun contrario. Via Rosellini continuerà però a trattare nelle prossime quattro settimane, cercando di migliorare la proposta del gruppo, pari a 1,650 miliardi di euro per entrare al 10% nella media company. A condurre questa trattativa sarà un'apposita commissione negoziale, che sarà composta dai rappresentanti di Juventus, Roma, Bologna, Udinese e Napoli. Contrastanti le reazioni dei presidenti al termine dell'assemblea: da una parte chi, come il presidente del Torino Urbano Cairo, difende la scelta fatta, sia perché immette denaro fresco nel calcio italiano, sia perché imporrà il tema della governance della Lega "che in questi anni è stata gestita male", dall'altra chi, come il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ritiene che la Lega abbia sbagliato metodo.


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