Juve-Verona 1-1: Kulusevski salva Pirlo

I bianconeri convincono solo nell'ultima mezz'ora contro una squadra di Juric capace di passare in vantaggio con Favilli al 60'. Lo svedese, subentrato a Bernardeschi, riequilibra il match. Traverse colpite da Dybala e Cuadrado. Bonucci ko. Mercoledì allo Stadium arriva Messi
Juve-Verona 1-1: Kulusevski salva Pirlo© ANSA
Simone Zizzari
6 min

Non è ancora un allarme ma l’1-1 contro il Verona (il secondo di fila in campionato dopo Crotone) deve far riflettere. Una magia di Kulusevski ha permesso a Pirlo di evitare un ko interno che sarebbe stato molto complicato da gestire. Alla fine è venuto fuori un pari figlio di una Juve che si è svegliata troppo tardi, nell’ultima mezzora. Prima si è visto un grande Verona che ha tenuto testa ai bianconeri passando in vantaggio con merito grazie a Favilli. Adesso per Pirlo ci sarà l’esame Messi, un ostacolo che sarà possibile superare solo con un altro atteggiamento.

Le scelte di Pirlo

Pirlo lascia fuori Frabotta schierando Bernardeschi titolare. Kulusevski inizialmente in panchina insieme a McKennie (finalmente negativizzato) e Bentancur. Davanti mancano lo squalificato Chiesa e Ronaldo, ancora positivo al Coronavirus. Al fianco di Morata c’è Dybala (di nuovo titolari insieme dopo quattro anni e mezzo) con Ramsey sulla trequarti.

Primo tempo, gol annullati a Colley e Morata

Il primo tempo è gradevole e non solo per merito della Juve. Il Verona gioca una partita a viso aperto, pressa bene, gioca in verticale e con la solita aggressività, marchio di fabbrica di Juric. I ritmi sono molto elevati grazie agli ospiti che nella prima mezz’ora mettono più volte in apprensione Szczesny soprattutto con Colley (gol annullato per fuorigioco al quarto d’ora), Lazovic e Kalinic. La Juve si affida ai piedi di Ramsey, alla spinta sugli esterni di Bernardeschi e Cuadrado e alla coppia Dybala-Morata, di nuovo insieme da titolari 1716 giorni dopo l’ultima volta. Proprio Bernardeschi ha una chance sul sinistro in contropiede al 20’ ma davanti a Silvestri gli calcia addosso sprecando tutto. I bianconeri ci mettono parecchio a gestire il dinamismo avversario e alzano la testa solo nell’ultimo quarto d’ora quando collezionano due chance clamorose: la prima capita a Cuadrado che da posizione ottimale lascia un partire un missile che mette a dura prova la tenuta della traversa avversaria. L’ultima la finalizza con un prodigio a pallonetto Morata su verticalizzazione di Cuadrado. Peccato che la rete sia annullata dal Var per un fuorigioco millimetrico.

Ripresa, Kulusevski risponde a Favilli

La ripresa continua sullo stesso spartito del primo tempo. Il Verona rende la vita complicatissima a una Juve che paga una manovra troppo lenta e compassata. La prima occasione è per Zaccagni che dal limite impegna Szczesny, E’ l’antipasto del gol ospite che arriva al 59’. Juric inserisce Ilic, Magnani e Favilli e proprio quest’ultimo infila il clamoroso vantaggio veronese con un sinistro sotto misura su assist di Zaccagni. Nell’azione il bomber neo entrato di Juric si fa male ed è costretto ad uscire per Barak. La risposta della Juve latita ed è troppo confusionaria. Dybala prova a svoltare la sua serata anomina ma non riesce a trovare mai il guizzo giusto. Pirlo si gioca la carta Kulusevski per Bernardeschi al 60’. Lo svedese sulla sinistra prova a dare la scossa con un paio di spunti ma i compagni lo seguono. In una serata così complicata si sente terribilmente la mancanza della personalità di Ronaldo lì in avanti.  Morata cerca il gol con una girata pericolosa al 72’ ma è troppo poco per una partita che la Juve dovrebbe vincere a tutti i costi. Due minuti la grigia serata bianconera diventa ancora più complessa per l’infortunio al flessore occorso a Bonucci, costretto a lasciare il campo per Frabotta. La Juve non si arrende alla sconfitta e prova a spingere ancora. Dybala con un sinistro a giro dal limite scavalca Silvestri ma non la traversa che salva ancora il Verona. Il sortilegio che sembra avvolgere la squadra di Pirlo si interrompe al 77’ quando Kulusevski se ne va in uno slalom irresistibile concluso con un tiro preciso che si infila in rete. Una magia che accende la serata dello Stadium e fa chiedere a tutti il motivo per il quale lo svedese atomico è stato lasciato in panchina per un’ora per far spazio ad un anonimo Bernardeschi. Il Verona, stravolto, è alle corde e subisce le folate dei padroni di casa. Rabiot sfiora il gol con una sassata dalla distanza, Dybala non indovina la porta subito dopo, Cuadrado con un tiro-cross spaventa Silvestri. La Juve decide di dare il meglio negli ultimi minuti e dà vita ad un vero e proprio bombardamento dalle parti di Silvestri che però salva su Dybala (che finale per la Joya!), Cuadrado e Morata. Al triplice fischio il Verona può esultare: il punto d’oro conquistato contro la Juve è meritato. Per la Juve una frenata che non ci voleva ma figlia di una prestazione convincente solo nell’ultimo quarto d’ora. Troppo poco. Fra tre giorni allo Stadium in Champions servirà un’altra Juve contro il Barcellona di Messi.


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