Samp-Inter 2-1: Candreva e Keita, gli ex stendono Conte

Operazione sorpasso in testa fallita, si ferma a otto vittorie consecutive la serie positiva di Lukaku e compagni. Non basta la rete di De Vrij nella ripresa
Samp-Inter 2-1: Candreva e Keita, gli ex stendono Conte© LAPRESSE
Vladimiro Cotugno
4 min

ROMA - L'Inter resta impantanata a Genova, il terreno pesante e i colpi spietati degli ex Candreva e Keita mandano a monte l'operazione sorpasso in testa degli uomini di Conte: sorride Ranieri, la sua Samp piazza l'impresa del giorno fermando a otto le vittorie consecutive dei nerazzurri che ora attendono la Roma per una sfida ad altissimo coefficiente di difficoltà. Oltre venti i tiri ospiti verso Audero, un rigore fallito sullo 0-0, tante le occasioni fallite e tanto da recriminare per un'Inter incapace di essere spietata senza il suo totem Lukaku e ridestatasi troppo tardi nell'ultima mezz'ora proprio con l'ingresso del suo centravanti: rimonta fermatasi a metà, con i blucerchiati a navigare con altri tre punti verso una salvezza tranquilla.

Rigori: Sanchez sbaglia, Candreva no. L'altro ex Keita infierisce

Primo tempo pazzesco, con un inizio di marca Inter travolgente: Young impegna Audero, Skriniar sfiora il gol, poi Valeri grazie al Var scova un braccio di Thorsby e assegna il penalty ai nerazzurri, dal dischetto Sanchez che conferma una cattiva tradizione con i rigori, Audero para e poi viene salvato dal legno sulla ribattuta di Young. Come diceva Cassano qualche giorno fa, senza Lukaku l'Inter perde 10-15 punti...A questo punto la partita cambia completamente e il Var viene chiamato in causa più volte: braccio largo di Lautaro al limite, Valeri prima fischia il rigore e poi rivede la decisione, punizione dal limite che non si concretizza. Poi al 23' altro braccio nerazzurro, stavolta in piena area, di Barella e tecnologia che aiuta il direttore di gara di nuovo, rigore netto e Candreva gela Conte con il più classico dei gol dell'ex. Conte prova a scuotere i suoi, Sanchez nonostante l'errore è più nel gioco di Lautaro che si perde facilmente, il problema è che Ranieri ha messo in campo una formazione quadrata e attenta che non solo controlla il vantaggio, ma si esalta negli spazi e in velocità: è il 38' quando Damsgaard ara la fascia destra in maniera travolgente, servendo al centro l'assist perfetto per l'altro ex Keita che col destro raddoppia spargendo sale sulle ferite interiste. Saltano i nervi a Barella che rischia il secondo giallo, entra in campo Oriali, Valeri decide di non infierire senza lasciare gli ospiti in dieci. Finale di tempo con Hakimi scatenato, suo il cross che Lautaro di testa non trasforma di poco nel 2-1 e ancora sua una palla per Sanchez sprecata.

La riapre De Vrij, mezz'ora non basta a Lukaku

Si riparte con Perisic per Young e una frustata di testa di Lautaro spalle alla porta che sfiora l'incrocio. Sanchez di testa manca una grande occasione ancora creata da Hakimi, la Samp in contropiede è velenosissima e Handanovic in tuffo nega a Jankto il tris. Manca mezz'ora, Conte prova il tutto per tutto e butta dentro Lukaku tirando fuori Gagliardini, mossa che paga all'ennesimo corner che al 65' Brozovic mette sulla testa di De Vrij: 2-1 e partita riaperta. Dentro anche un redivivo Eriksen per l'assalto, Lukaku impegna Audero, Barella ancora a rischio espulsione prima di lasciare il posto a Vidal nel finale, è una battaglia sul campo pesantissimo del Ferraris che si trascina contrasto su contrasto fino al termine, con Bastoni a lisciare al volo la palla del possibile pari: l'Inter si piega sotto la pioggia, ora riflettori tutti su San Siro dove il Milan può scappare o la Juve può accorciare. 

 


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