Diritti tv Serie A, nessuna offerta da Amazon: “Avrebbe stravolto tutto”

L’ad della Lega De Siervo: “Non abbiamo voluto modificare il nostro approccio al mercato. Dazn? Punta a sostituire Sky”. Quattro le offerte presentate
Diritti tv Serie A, nessuna offerta da Amazon: “Avrebbe stravolto tutto”© ANSA
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La Serie A non sarà visibile su Amazon. La conferma è arrivata dall’ad della Lega del campionato, Luigi De Siervo, dopo l’assemblea odierna sui diritti tv. “Non è successo nulla che non avessi previsto, sapevamo che Amazon aveva chiesto un pacchetto sul modello del campionato inglese, che avrebbe stravolto la nostra strategia. Non abbiamo voluto modificare il nostro approccio al mercato, perché non si possono stravolgere le modalità cui i nostri spettatori sono abituati, e la politica di Amazon è un progetto di un prodotto che pone al centro più il marketing che il prodotto. Avremmo accolto con le giuste adesioni ma solo se avesse aderito alle nostre modalità. Hanno investito il loro budget nella Champions League. Dazn? È diventato in alcuni mercati la piattaforma dominante, vuole sostituire nel ruolo dominante il ruolo avuto da Sky, che però ha i mezzi per raggiungere e superare un'offerta comunque alta”.

La busta paga?

De Siervo: "Amazon può rientrare"

La società di Bezos, ha spiegato così l'ad della Lega Serie A, avrebbe voluto entrare nel campionato acquistando un pacchetto con un numero di gare ridotte come in Premier League (dove trasmettono solo tre giornate per trenta partite complessive), pacchetto tuttavia non previsto nel bando che la Lega non ha voluto modificare. "Amazon può rientrare? Le strade sono infinite, c'è la possibilità di rapporto tra chi acquista un pacchetto e soggetti terzi e così potrebbe rientrare anche Amazon", ha concluso De Siervo.

Diritti tv Serie A, le offerte presentate

"Sky, Dazn, Mediapro ed Eurosport, sono queste quattro le offerte che sono state presentate per i diritti tv della Serie A 2021/24. Oggi si sono aperte le buste dei broadcaster tradizionali, ora comincerà la trattativa privata a partire dal 5 febbraio, con le offerte definitive che saranno aperte l'8 febbraio. Vedremo se le offerte saranno sufficienti o se passare alle proposte degli intermediari. Non si è arrivati al prezzo minimo di 1,15 miliardi? Era scontato fosse al di sotto, sappiamo però che quello che è arrivato oggi potrà essere migliorato. Non è andata male per un momento così difficile, con le difficoltà legate al Covid" ha aggiunto De Siervo.


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