Juve-Genoa 3-1: commento al risultato partita

Seconda vittoria consecutiva degli uomini di Pirlo: di Kulusevski, Morata e McKennie le reti che costringono Ballardini alla sconfitta, ai rossoblù non basta Scamacca
Juve-Genoa 3-1: commento al risultato partita© ANSA
Vladimiro Cotugno
4 min

ROMA - Sarà stata l'aria di Allegri a far bene alla Juve di Pirlo? Dopo il Napoli, un'altra vittoria convincente - la seconda consecutiva - per i bianconeri, distanza riaccorciata con il Milan e confermata sulla squadra di Gattuso che resta rivale Champions. Contro il Genoa torna titolare e decisivo Kulusevski, freddo come il ghiaccio nel segnare alla prima occasione, ritorna al gol Morata dopo una lunga astinenza, sigilla anche McKennie che si scrolla di dosso la patina del festaiolo punito di qualche settimana fa e torna ad essere certezza: in casa bianconera - a parte un po' Ronaldo, nervoso come al solito quando non va a segno - solo sorrisi con quel retrogusto finale un po' amaro di vedere sfuggire via lo scudetto per tante, troppe occasioni di questo tipo regalate alle cosiddette 'piccole' del campionato.

Sblocca Kulusevski, raddoppia Morata. Cuadrado rischia. Scamacca, che giocata!

I bianconeri la sbloccano subito: Cuadrado fa il Ronaldinho e ubriaca Barella, doppio passo con finta di corpo e avversario saltato di netto, palla al centro per Kulusevski che apre il piatto sinistro e infila il diagonale preciso a fil di palo dopo soli quattro minuti. Ronaldo di sinistro da fuori area al 10' sfiora il raddoppio, il Genoa si vede solo con una punizione di Scamacca molto alta concessa per un braccio di Cuadrado a ridosso dell'area di rigore: il colombiano rischia tantissimo, le immagini non chiariscono precisamente dove avvenga il tocco falloso. Subito dopo comunque arriva il raddoppio juventino: manovra dal basso farraginosa con palla persa ma Chiesa è un fulmine a lanciarsi in pressing a velocità altissima, rubando palla a Radovanovic e ripartendo a campo aperto alla Mbappé, botta in diagonale toccata da Perin, arriva Ronaldo che in equilibrio precario riesce solo a mandare sul palo a porta vuota, Morata segue l'azione e di sinistro insacca al 22'. Genoa alle corde, la tiene viva Perin che si oppone prima a Ronaldo e poi a Rabiot, all'intervallo si va sul 2-0 ma anche grazie a Szczesny: al 45' Pandev innesca Scamacca che si libera da fuoriclasse tra De Ligt e Chiellini, giocata pazzesca nello stretto alzandosi il pallone col tacco, il centravanti si presenta a tu per tu con il portiere ma il polacco in uscita gli chiude lo specchio.

La riapre Scamacca, Pjaca grazia Szczesny, la chiude McKennie

Si riparte con Alex Sandro al posto di Cuadrado da una parte (sostituzione 'alla Inzaghi' visto il giallo del colombiano) e con Pjaca e Ghiglione dall'altra. Genoa più offensivo, premiato subito: Ghiglione guadagna il corner, Scamacca svetta dopo essersi liberato di De Ligt e di testa mette sotto la traversa il 2-1 al 49', gol convalidato nonostante le proteste bianconere per la spinta dell'attaccante sul suo diretto marcatore, finito a terra nell'azione. I rossoblù rientrano prepotentemente in partita, Rovella usa le maniere forti su Chiesa e si prende il giallo, Pjaca prova due volte la stoccata dell'ex: la prima viene respinta da Szczesny, la seconda finisce di pochissimo alta dal dischetto del rigore. Risponde Ronaldo, partita apertissima, Masiello saltato e destro velenoso che esce di pochi centimetri, poi Chiesa e Kulusevski in serie sbagliano da dilettanti la gestione di due ripartenze in superiorità numerica. Pirlo decide che è il momento di cambiare, fuori Morata e Kulusevski e dentro Dybala e McKennie, sostituzioni che pagano subito: Danilo verticalizza per il texano che sfugge alla trappola del fuorigioco e con nonchalance mette dentro il tris a venti minuti dalla fine. Dentro anche Arthur per Chiesa, finale con la Juve che macina occasioni fallite o per imprecisione o per gli interventi di Perin.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video