Juve-Milan 0-3: commento al risultato della partita

La squadra di Pioli trionfa allo Stadium con i gol di Brahim Diaz, Rebic e Tomori. Kessie sbaglia un rigore. Pioli è secondo, la Juve quinta a un punto dal quarto posto
Juve-Milan 0-3: commento al risultato della partita© LAPRESSE
Simone Zizzari
5 min

Più che una vittoria, il 3-0 del Milan allo Stadium suona come una sentenza: Pioli vince nettamente lo spareggio Champions con Pirlo e accompagna la Juve (momentaneamente) alla porta, fuori dall’Europa che conta. Le reti di Brahim Diaz, Rebic e Tomori hanno sancito una superiorità mai in discussione per il Milan, bravo a battere una Juve sempre più demoralizzata. Un tracollo in piena regola, quello di Ronaldo, Morata e Chiesa, mai in partita e in perenne affanno. Dall’altra parte modesto anche l’apporto di Ibrahimovic, uscito per un problema al ginocchio nella ripresa. Alla fine il 3-0 premia un Milan vivo e ben organizzato e penalizza giustamente una Juve irriconoscibile, svuotata, troppo fragile fisicamente e mentalmente e incapace di costruire qualcosa di pericoloso lì davanti (per Donnarumma solo una parata). Alla fine Pirlo deve ringraziare addirittura Szczesny, bravo a neutralizzare un rigore calciato da Kessie.  

Primo tempo equilibrato, poi ci pensa Brahim Diaz

Il primo tempo concede poco allo spettacolo. La posta in palio è troppo alta per prendersi ogni tipo di rischio. Meglio restare compatti e offrire una grande densità, soprattutto in mezzo al campo. La partita di Juve e Milan è praticamente identica: tantissimi passaggi in attesa di trovare un varco che non si vede nemmeno con il binocolo. Si gioca molto sul fisico con tanti falli da una parte e dall’altra. Il gioco è inevitabilmente spezzettato e i ritmi tutt’altro che alti. La sfida CR7-Ibra è una delusione: entrambi restano schiacciati dalla politica attendista delle rispettive squadre. Idem per Morata e Chiesa, perennemente in ombra e incapaci di offrire alcun tipo di contributo. L’inizio della Juve è comunque più convincente: De Ligt si ritrova sul destro una buona palla dopo una punizione di Cuadrado ma la scaraventa sul corpo di Tomori. La fiammata iniziale bianconera sveglia il Milan che piano piano cresce facendosi preferire sotto l’aspetto tattico. La manovra del Diavolo si sviluppa soprattutto sulla fascia sinistra dove Theo Hernandez è una furia a tratti inarrestabile. Proprio l’esterno francese e il giovane Brahim Diaz sembrano i più in palla nella squadra di Pioli. Entrambi hanno due buone chance ma le sprecano per scelte sbagliate o per difetto di mira. La svolta, però, è nell’aria e si materializza proprio in chiusura di primo tempo con Brahim Diaz, bravo a trovare l'angolino alto dopo una corta respinta di Szczesny su una punizione dalla trequarti di Calhanoglu. E’ un gol gioiello che permette al Milan di andare al riposo in vantaggio.

Nella ripresa il Milan dilaga, la Juve scompare

La ripresa vede una Juve decisamente più aggressiva e un Donnarumma subito protagonista su un destro di Bentancur dal centro dell’area di rigore. In ripartenza è però il Milan ad avere una clamorosa chance per chiudere il discorso. Siamo al 57’ quando una conclusione dello scatenato Brahim Diaz viene deviata dal braccio di Chiellini. L’arbitro Valeri concede il rigore dopo un consulto con il Var ma dal dischetto Kessie si fa ipnotizzare da Szczesny che indovina l’angolo e devia da campione. Dopo lo scampato pericolo la Juve prende un po’ di coraggio mentre Pioli deve fare i conti con l’infortunio di Ibrahimovic, costretto ad arrendersi dopo un problema al ginocchio. Al suo posto in campo Rebic. Pirlo prova a dare nuova linfa all’attacco inserendo Kulusevski per lo svagato Bentancur. Nella Juve manca però terribilmente una barlume di lucidità nella manovra. C’è tanto, troppo disordine. Il Milan controlla con ordine, senza tremare e in contropiede al 77’ chiude la pratica con un destro a giro di incredibile bellezza di Rebic. Szczesny non può far altro che ammirare la traiettoria disegnata dal croato. Pirlo prova la mossa disperata inserendo Dybala al posto del fantasma Chiesa ma la Juve esce dal campo. Il Milan fa ciò che vuole e all’82’ arriva addirittura il tris con un perfetto colpo di testa di Tomori a seguito di una punizione battuta da Calhanoglu. E’ la serata perfetta del Diavolo che travolge la Signora e la spinge fuori dalla zona Champions. La stagione di Pirlo potrebbe trasformarsi in un fallimento. Il destino Champions della Juve adesso non è più nelle sue mani.   


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