Sassuolo-Juve 1-3: commento al risultato della partita

I bianconeri battono un buon Sassuolo grazie alle magie del portoghese (che ha colpito anche un palo), Rabiot e Dybala. Inutile per i padroni di casa la rete di Raspadori. Buffon protagonista: rigore parato a Berardi nel primo tempo. Il Napoli resta ad un punto
Sassuolo-Juve 1-3: commento al risultato della partita© ANSA
Simone Zizzari
6 min

Pirlo lo aveva chiesto: “Dobbiamo crederci fino all’ultimo”. E la sua Juve piena di problemi e tensioni una risposta chiara gliel’ha offerta. La vittoria per 3-1 contro il Sassuolo lancia segnali incoraggianti per questo rush finale di stagione con la conquista di un posto in Champions ancora possibile. Il Ronaldo risorto, prima di tutto. Di sicuro la notizia più bella. Un gol, un palo e tante giocate per il portoghese, di nuovo trascinatore come nei periodi migliori di questo disastrata annata. Poi il gol di Dybala, bello e decisivo per chiudere il match. Infine lui, l’eterno Buffon, capace a 43 anni di parare un rigore a Berardi nel momento più difficile della sua squadra e a salvarla con un altro paio di interventi decisivi. Una prestazione da fenomeno il giorno dopo l’annuncio del suo addio. Il modo migliore per farsi rimpiangere dopo 684 presenze in maglia bianconera. La Juve di Pirlo con questa vittoria cruciale mantiene il distacco di un punto dal Napoli quarto in classifica. Tutto può ancora succedere.

Le scelte degli allenatori

De Zerbi ritrova Marlon dopo la squalifica. Berardi, Traoré e Boga guidano l’attacco alle spalle della sorpresa Raspadori. Nella Juve c’è Buffon tra i pali con Bonucci al fianco di De Ligt e Arthur a centrocampo. In avanti il partner offensivo di Ronaldo è Dybala.

Primo tempo nel segno di Ronaldo e Buffon

Il primo tempo si gioca in apnea. I ritmi sono alti, la manovra del Sassuolo coinvolgente, le ripartenze bianconere non sono da meno. Ronaldo dà evidenti segnali di ripresa dopo la pessima prestazione offerta contro il Milan. In sostanza: non c’è tempo per la noia. Il primo quarto d’ora è del Sassuolo grazie ad una manovra martellante e ad una Juve in evidente affanno. A tenere in vita Pirlo ci pensa Buffon, protagonista assoluto della frazione, e la mira quasi sempre sballata dei neroverdi, bravissimi a manovrare ma pessimi al momento di concludere. Traoré (due volte) e Berardi trovano spazi per tiri potenti ma imprecisi con la palla a sorvolare sempre la traversa. La Juve prova ad affacciarsi in contropiede ma si vede solo con un tiro-cross di Danilo fuori misura. Al 15’ arriva la prima volta del match. Da un clamoroso errore in uscita di Rabiot arriva un rigore per il Sassuolo con l’evidente fallo di Bonucci su Raspadori in area bianconera. Sul dischetto va Berardi ma la sua conclusione viene ribattuta dall’eterno Buffon, il portiere più anziano ad aver respinto un tiro dagli 11 metri in Serie A. Il pericolo corso accende la testa della Juve che comincia a spingere con maggior convinzione. Kulusevski prova a suonare la sveglia con un sinistro angolato ben deviato a terra da Consigli. Il Sassuolo continua a tenere palla e a giocare in velocità ma la Juve è letale in ripartenza e al 28’ riesce a trovare il vantaggio con una conclusione dal limite a filo d’erba di Rabiot che coglie impreparato Consigli. Il vantaggio ottenuto non regala però la dovuta sicurezza alla Juve che continua a sbagliare appoggi sanguinosi al limite della propria area di rigore. In due circostanze è De Ligt decisivo in chiusura prima su Berardi e poi su Boga. Al 40’ è ancora Buffon a salire in cattedra con una grande deviazione in tuffo su una conclusione dal limite di Obiang. La Juve però è viva e con Ronaldo trova il gol del raddoppio proprio in chiusura di tempo: lancio di Buffon, tocco di Rabiot di testa, tocco magico del portoghese che si libera di Marlon e infila il suo 100° gol in maglia bianconera. La Juve va al riposo con il confortante doppio vantaggio e la consapevolezza di aver ritrovato il suo fuoriclasse, di nuovo decisivo e cinico come nei giorni migliori.

Raspadori illude, Dybala chiude

Nella ripresa si suona lo stesso spartito. De Zerbi dopo dieci minuti effettua un trio cambio inserendo Chiriches, Maxime Lopez e Defrel. Due minuti dopo arriva la rete dei padroni di casa che riapre i giochi. Protagonista assoluto è Raspadori, straordinario nell’avviare (di tacco) e nel chiudere in modo vincente una veloce triangolazione con Locatelli. Pirlo toglie subito Arthur (troppo lento per i ritmi del match) per Bentancur. Chiesa ha subito una chance per il tris ma la spesa con un destro a giro fuori di poco. Al 65’ è Alex Sandro a chiudere in modo decisivo su un cross teso pericolosissimo di Kyriakopoulos. Un minuto dopo arriva il 3-1 della Juve con Dybala, splendido nel chiudere con un morbido pallonetto una veloce ripartenza avviata da Kulusevski. La Joya si accende improvvisamente e poco dopo sfiora la doppietta personale con una conclusione mancina deviata in corner da Consigli. L’ultimo quarto d’ora mette in mostra una Juve più solida e concreta, brava nel contenere l’intraprendenza avversaria, meno veemente di quella espressa nel primo tempo. Ronaldo sale ancora una volta in cattedra al 78’ con una conclusione a giro di destro che si stampa sul palo. Pirlo inserisce McKennie e Cuadrado per Chiesa e Dybala ma di occasioni da gol non se ne vedono più fino al triplice fischio. La Juve può continuare a sperare in un posto in Champions, per il bel Sassuolo di De Zerbi il discorso Conference League è tutt’altro che compromesso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A, i migliori video