Salernitana travolta dal Toro, Genoa di rimonta con Fares. Vola l'Udinese

Terzo ko per Castori, a cui non basta l'ingresso di Ribery nella ripresa, mentre l'ex laziale fa doppietta nel 3-2 dei liguri a Cagliari. I friulani intanto passano sul campo dello Spezia e agganciano l'Inter a -2 dalla vetta
Salernitana travolta dal Toro, Genoa di rimonta con Fares. Vola l'Udinese
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ROMA - Terza sconfitta in tre gare per la Salernitana di Fabrizio Castori, che dopo i ko con il Bologna e con la Roma viene travolta sul campo del Torino che trova invece i primi punti in campionato. Ai campani non basta l'ingresso di Ribery nella ripresa per evitare la debacle, come non bastano al Cagliari le reti di Joao Pedro e Ceppitelli: i sardi si fanno rimontare dal Genoa, che festeggia a sua volta il primo successo stagionale grazie a la rete di destro e alla doppietta dell'ex laziale Fares. Pesante poi il colpo dell'Udinese, che passa nel finale in casa dello Spezia e aggancia così l'Inter a -2 dalla vetta.

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Poker Toro: Castori ancora ko

È Ribery uno dei più attesi all'Olimpico Grande Torino, ma il francese parte in panchina in una Salernitana che inizia con il 3-5-2: davanti Castori sceglie gli altri neo arrivati Simy e Bonazzoli. Sull'altro fronte, con Belotti out per infortunio (fuori anche Zaza, Edera e Izzo) Juric si affida a Sanabria con Linetty e Pjaca alle sue spalle, mentre Zima fa il suo esordio in difensa nel 3-4-2-1. I campani provano a sorprendere gli avversari in avvio, ma il Toro pian piano prende in mano il comando delle operazioni: una supremazia sterile però e sono anzi gli ospiti a sfiorare il gol, prima con Bonazzoli che non riesce a sfruttare un errore del portiere Milinkovic-Savic (bravo a rimediare) e un minuto dopo con Di Tacchio, che su azione da corner colpisce il palo di testa (38'). La reazione del Torino è immediata e se Pjaca non riesce a centrare la porta da ottima posizione non sbaglia invece Sanabria, bravo a staccare più in alto di tutti su cross di Ansaldi e ad insaccare (45'). Un duro colpo per la Salernitana, che sotto di un gol a un passo del riposo perde per infortunio Ruggeri (dentro Ranieri) e nella ripresa prova a reagire con il nuovo entrato Djuric (fuori Simy), che di testa non riesce però a imprimere forza alla conclusione come fa invece Bremer al 65': altro cross di Ansaldi e stacco vincente del brasiliano che fa 2-0. Castori decide allora che è arrivato il momento di Ribery (fuori Gyomber al 67'), ma il francese non basta a risvegliare una Salernitana punita ancora nel finale da Pobega (87') e Lukic (91').

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Harakiri Cagliari: il Genoa di rimonta

Con Godin e Strootman in infermeria (come il lungodegente Rog), Semplici lascia in panchina anche Pavoletti e schiera Keita con Joao Pedro in attacco nel suo 3-5-2. Modulo speculare per Ballardini, che senza Badelj e il nuovo acquisto Caicedo si affida in avanti alla coppia formata da Pandev e Destro, ma vede i suoi faticare nel primo tempo contro un Cagliari che dopo un quarto d'ora spezza l'equilibrio: Keita infila al centro la difesa ospite e viene steso in area da Sabelli, che concede così a Joao Pedro l'occasione di andare in gol su rigore (tiro centrale e Sirigu battuto). L'inizio della ripresa non va meglio per il Genoa, che al 56' incassa ancora: corner calciato da Marin e Ceppitelli festeggia il rientro dall'infortunio raddoppiando di testa (56'). La gara sembra chiusa ma a riaprirla ci pensa subito Destro, bravo a sfilarsi dalla marcatura del neo entrato Caceres e a insaccare in tuffo con la testa su splendido assist di Cambiaso (59'). È una scossa per i liguri che al 69' pareggiano: angolo calciato da Rovella e stacco perfetto di Fares che, entrato dopo il riposo, va a segno all'esordio. L'ex laziale, come ora tutto il Genoa, non si accontenta e dopo qualche minuto concede il bis, ancora di testa ma stavolta su cross di Cambiaso. A fallire il poker è poi Kallon, che calcia a lato di un niente (87'), mentre sull'altro fronte Joao Pedro si divora clamorosamente la rete del pari nel recupero: finisce 3-2 per il Genoa che festeggia il primo successo in campionato, mentre i sardi restano fermi a quota uno.

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Udinese, colpo nel finale a La Spezia

Thiago Motta abbandona la difesa a tre per sperimentare la linea a quattro di fronte al confermato portiere Zoet, mentre davanti lascia in panchina Verde parte dalla panchina: ai lati di Gyasi ci sono Antiste e Colley. Nel 3-5-2 di Gotti invece Becao vince il ballottaggio con Nehuen Perez in difesa e Molina, appena rientrato dall'Argentina, parte titolare sulla destra con la coppia Pussetto-Deulofeu in attacco. Ed è proprio Pussetto a far surriscaldare gli animi al 14', quando va giù dopo aver anticipato Zoet: l'arbitro assegna il rigore ma dopo il 'check' del Var torna sui suoi passi, ammonisce per simulazione il friulano ed è costretto a usare il giallo anche con Arslan e Nikolaou per sedare un accenno di rissa. La partita è equilibrata e le due squadre ci provano così dalla distanza, ma i tentativi di Stryger Larsen (29') per gli ospiti e di Bastoni (32') e poi di Sala nel recupero per i liguri non vanno a buon fine. Nella ripresa lo Spezia ringrazia Zoet (che devia sul palo la conclusione di Deulofeu) e Thiago Motta decide così di gettare nella mischia Verde. L'ex romanista dà vivacità ai suoi e mette in affanno più volte la difesa dell'Udinese, che nel finale trova però la forza di spuntarla con il nuovo entrato Samardzic: imparabile il suo tiro dal limite, che vale ai friulani l'aggancio all'Inter a -2 dalla vetta.

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