Orsato e Juve-Roma, così si falsa un campionato!

Tutti gli errori dell'arbitro, dal gol trasformato in rigore al mini-recupero. Ma il vero problema è la mancanza di certezze intorno ad alcune regole fondamentali
Orsato e Juve-Roma, così si falsa un campionato!© AS Roma via Getty Images
Marco Evangelisti
4 min

Come passa il tempo quando ci si diverte. Più lento. Domenica sera, nel bel mezzo di una partita tra Juventus e Roma tiepida nei ritmi ma fondente di nervi e d’intensità agonistica, era sembrata trascorrere una clessidra intera tra il fallo di Szczesny su Mkhitaryan e l’appoggio in rete di Abraham. Abbastanza perché un arbitro che un anno fa è stato premiato come numero uno del mondo, Daniele Orsato, abbia tutte le opportunità di vedere, riflettere e risolvere. Di conseguenza, fischiare il rigore trovandosi quindi costretto ad annullare il gol. Succede un monte di cose in quel ritaglio di minuto. Invece no. Quando si torna sul filmato dell’episodio il giorno dopo, ad adrenalina smorzata, ci si rende conto che quel tempo dilatato è un’illusione. In realtà Mkhitaryan cade, la palla rimbalza tra lui e Locatelli, arriva Abraham e la mette in porta. E’ roba di un istante, semplice così finché non sopraggiungono gli storici a fare confusione.

Juve-Roma, gli errori di Orsato

Da qui, supponiamo, sboccia la costruzione intellettuale, il qui pro quo marchiano trasfigurato in eccesso di bravura, che consente ai vertici dell’arbitraggio italiano di tenersi stretto Orsato per le prossime giornate. Per citare la formula usata da alcuni siti di informazione, secondo i dirigenti arbitrali si tratta di un errore-non errore: Orsato è stato talmente bravo a cogliere il fallo che si è dimenticato di indugiare. Comprensibile: al miglior direttore di gara del campionato non si rinuncia per uno sbaglio e neppure per una partita gonfi a di sbagli. Capita. Certo, sarebbe più facile apprezzare questa indulgenza interessata se Orsato avesse spiegato con lealtà l’accaduto: c’era già stata l’entrata di Danilo su Abraham che poteva essere rigore, al secondo intervento, più netto, ho fischiato subito, avrei dovuto aspettare un secondo, mi dispiace ma capita.

Juventus-Roma, le conseguenze

Invece Orsato ha detto: «Vantaggio a fronte di un rigore non si dà mai». Probabilmente voleva essere un’iperbole, un’esagerazione della verità pronunciata allo scopo di rendere meglio l’idea. Diventa al contrario una cattiva lezione impartita dal più autorevole ed esperto ai suoi colleghi giovani. E rende comprensibile l’eterna esitazione degli organismi arbitrali a concedere libertà di espressione e spiegazione ai propri membri. Se questi sono i risultati, meglio cucirsi la bocca con il filo di ferro. E’ che in questo modo non c’è certezza di futuro e neppure di presente. Juventus-Roma era il clou della domenica ed è stata pure la psichedelica apoteosi di una giornata di calcio senza regole, governo e misura, tra le risse di Lazio-Inter alle liti di Udinese-Bologna. Siamo all’ottavo turno e il campionato corre già il pericolo di essere messo in fila da fischi in libertà piuttosto che dall’ordine tecnico e tattico delle squadre. Si osserverà: è sempre così. Bene, ottima occasione per intervenire, chiarire, disciplinare. Che una gara dalle radicali conseguenze di classifica come Juventus-Roma (bianconeri adesso risaliti a meno un punto dalla zona Champions, a meno tre dall’Inter, Roma che rischia di essere risucchiata nel gorgo dei prossimi impegni con Napoli, Cagliari e Milan) sia stata condizionata da decisioni pittoresche non è in dubbio. 

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