Venezia-Roma 3-2: Shomurodov e Abraham non bastano

I giallorossi vanno sotto, colpiti da Caldara, poi rimontano. Ma nella ripresa un rigore discusso di Aramu e un gol di Okereke condannano la squadra di Mourinho alla sconfitta
Venezia-Roma 3-2: Shomurodov e Abraham non bastano© Getty Images
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Dopo quella con il Milan, arriva un'altra sconfitta in campionato ed è quella che fa più male: la Roma perde 3-2 a Venezia dopo essere stata in vantaggio, al termine di una partita buttata dai giallorossi e con l’ennesima ombra arbitrale.

La squadra di Mourinho va sotto dopo pochi minuti, colpita da Caldara. Ma è brava a reagire e nel finale di primo tempo ribalta tutto con Shomurodov e Abraham. Nella ripresa la Roma cerca con insistenza il gol della sicurezza ma subisce il pari con un rigore di Aramu. Penalty concesso dall’arbitro Aureliano per un fallo di Cristante contestatissimo dai giocatori. Nella foga della ricerca della rete della vittoria, una distrazione difensiva permette a Okereke di regalare la partita ai suoi.

Quella di Venezia è una sconfitta inaspettata, proprio nella partita che doveva rilanciare i giallorossi in campionato. Da salvare solo la buona intesa Shomurodov-Abraham, che può essere un’indicazione per Mourinho per provare a dare una scossa alla squadra. Lo stesso Abraham ha mostrato, oltre al gol, un’atteggiamento diverso e da lì dovrà ripartire.

Rimonta Roma

La rivoluzione di Mourinho passa per una difesa a tre con Kumbulla insieme con Mancini e Ibanez. In avanti fuori Zaniolo e Mkhitaryan, dentro Shomurodov ed El Shaarawy. Il Venezia risponde con l’attacco Kiyine-Okereke-Aramu.
Tre minuti e i padroni di casa sono già avanti. Punizione tagliata dalla sinistra di Aramu, in mezzo al mucchio di difensori giallorossi sbuca Caldara che con la punta del piede anticipa tutti. Passano solo quattro minuti e Haps commette una ingenuità clamorosa stendendo Abraham in area, in posizione defilatissima. L’arbitro Aureliano non può fare altro che assegnare il rigore. Il Var però annulla per fuorigioco millimetrico di Pellegrini. La reazione della Roma c’è anche se è confusa. Abraham ancora una volta è sfortunato quando al 28’ colpisce il palo con un grande diagonale. Il Venezia in contropiede fa paura, anche perché dietro la Roma spesso non è ben posizionata e Kumbulla non regala grandi certezze. La squadra di Mourinho acciuffa il pari al 43’. Ci pensa Shomurodov a risolvere una mischia in area derivata da un colpo di testa di Abraham e a un tocco sotto porta di Pellegrini deviato dal portiere Romero. Sulle ali dell’entusiasmo la Roma si va a prendere anche il vantaggio prima della chiusura del tempo: cross di Shomurodov, Abraham giganteggia in area stoppando il pallone, difendendolo e scaricandolo in porta.

Un rigore discusso

La Roma riparte bene nel secondo tempo, ma al 64’ viene raggiunta da un rigore di Aramu. L’arbitro Aureliano lo assegna (e il Var conferma) per un fallo di Cristante su Caldara, contestatissimo dai giallorossi. Mourinho ridisegna la squadra togliendo un incerto Kumbulla e mettendo in campo Carles Perez. Ma è il Venezia ad andare avanti a sorpresa, proprio sfruttando l’assetto ultra-offensivo degli avversari: Okereke scatta sul filo del fuorigioco su un lancio lungo, si invola tutto solo verso Rui Patricio e lo supera senza problemi. Mourinho ci prova in ogni modo, mettendo in campo anche Zaniolo, Borja Mayoral e Zalewski. Il risultato è che ci vuole un Rui Patricio super per evitare il quarto gol ai giallorossi, in almeno due occasioni. Sono ben due i legni colpiti dal Venezia, che rischia qualcosa solo su qualche mischia in area. La Roma va ancora una volta ko.

VENEZIA-ROMA 3-2: TABELLINO E STATISTICHE


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