Roma-Torino 1-0: Abraham decide, Mourinho resta quinto

Sotto una pioggia battente la squadra giallorossa si impone all'Olimpico grazie ad una rete dell'inglese. Pellegrini ko dopo un quarto d'ora per un problema muscolare
Roma-Torino 1-0: Abraham decide, Mourinho resta quinto© AS Roma via Getty Images
Simone Zizzari
7 min

Una vittoria sofferta, voluta e centrata che consegna a Mourinho il secondo successo consecutivo in campionato e tiene la Roma in piena corsa per la zona Champions. A decidere la complicatissima sfida dell’Olimpico una fiammata di Tammy Abraham, di nuovo protagonista dopo la doppietta in Conference League. Battere di misura il Torino di Juric era tutto tranne che semplice. I granata, seconda difesa del campionato, hanno giocato bene, addirittura meglio per larghi tratti del match. La Roma ha lasciato il gioco agli avversari puntando sugli strappi di Zaniolo in ripartenza. Alla fine il giovane romanista è rimasto a secco ma una sua giocata in occasione del gol di Abraham è risultata decisiva.

Le scelte di Mourinho e Juric

Mourinho senza Cristante, Veretout e Villar a centrocampo è costretto a puntare di nuovo sul 3-5-2 con la sorpresa Diawara in mediana e Pellegrini e Mkhitaryan come mezzale. Zaniolo confermato a supporto di Abraham lì in avanti. Mancini non si sposa a centrocampo ma resta indietro accanto a Ibanez e Smalling. Sugli esterni agiscono El Shaarawy e Karsdorp con Vina in panchina. Juric conferma il suo 3-4-2-1 con Brekalo e Praet alle spalle di Belotti. Sulla fascia spazio a Singh, preferito a Ola Aina. Buongiorno titolare in difesa.

Primo tempo, buon Toro ma ci pensa Abraham

Il primo tempo vive di fiammate in mezzo a tanto possesso palla e poche emozioni, soprattutto nella prima mezz’ora. La Roma aspetta molto bassa, il Torino controlla il gioco. I vertici offensivi Zaniolo e Abraham fanno fatica a trovare palloni giocabili grazie anche all’attenta retroguardia disposta da Juric, la seconda migliore del campionato dopo il Napoli. Il primo tentativo del match è per gli ospiti che al 9’ cercano un tiro dalla distanza con Praet troppo centrale per impensierire Rui Patricio. La Roma è attenta a chiudere tutti i varchi e si affida a timide ripartenze. I granata si fanno preferire e insistono lì davanti con un colpo di testa del solito Praet potente ma poco angolato. A complicare l’inizio del match capitolino ci si mette anche un infortunio alla coscia destra di Pellegrini, costretto ad abbandonare il campo dopo un quarto d’ora per far spazio a Carles Perez. Al 24’ è Pobega a sprecare la più grande chance ospite del primo tempo con una conclusione fuori misura da ottima posizione. E’ il momento di maggiore spinta del Torino che pochi minuti dopo sfiora ancora il gol con una girata di Buongiorno deviata dal corpo di Abraham in angolo. La Roma sembra alle corde ma alla prima vera ripartenza trova il vantaggio. Siamo al 32’ quando Mkhitaryan dà il via ad un’azione capolavoro: verticalizzazione per Zaniolo, bravissimo a fare un velo in corsa che, di fatto, libera Abraham davanti a Milinkovic-Savic. Per l’attaccante inglese è un gioco da ragazzi infilare il gol del vantaggio giallorosso. L’1-0 cambia il registro della gara. Ora è la Roma a dirigere con il Torino sotto choc: quattro minuti dopo il vantaggio arriva anche un penalty assegnato ai padroni di casa per un contatto netto tra Buongiorno e El Shaarawy in area granata. Sul dischetto va Abraham ma l’arbitro Chiffi viene richiamato dal Var che per cinque minuti lascia senza fiato l’Olimpico prima di togliere il rigore per un fuorigioco millimetrico di partenza dell’attaccante inglese. Mourinho sorride ironico ma la sua Roma non si fa distrarre. Poco dopo è Carles Perez a sfiorare il gol in ripartenza e subito dopo, sugli sviluppi dell’angolo, è Abraham di testa a scuotere i riflessi felini di Milinkovic-Savic. Il Torino non sta a guardare e con Lukic di testa va vicino al pari. E’ l’ultimo brivido di un primo tempo infinito.

Ripresa, che sofferenza nel finale per la Roma!

Nella ripresa si rivede un Torino dominante che riparte come aveva iniziato la gara. La Roma prova ad abbassare i ritmi e ad addormentare la partita. Ci riesce solo in parte visto che i granata sfiorano il pari prima con Brekalo e poi con Belotti. Juric si gioca subito la carta Zima al posto di Djidji. La partita offre pochissime emozioni. Si combatte su ogni palla lasciando le briciole allo spettacolo. Il Torino spinge Sena riuscire a sfondare l’attenta retroguardia giallorossa, Zaniolo tenta un paio di strappi in ripartenza che però non trovano la fortuna sperata. Al 67’ è El Shaarawy a trovare lo spazio per una conclusione di sinistro fuori bersaglio. Ad un quarto d’ora dalla fine Juric si gioca il tutto per tutto inserendo contemporaneamente Zaza, Pjaca e Baselli. Subito dopo è Belotti a dover lasciare il campo per un problema muscolare alla gamba destra. Al suo posto in campo l’ex Sanabria. Gli ultimi dieci minuti sono vissuti in apnea dalla Roma che nonostante il disordinato forcing granata riesce comunque a costruirsi una buona occasione con Zaniolo, bravo nel trovare lo spazio per il tiro ma meno nella mira decisamente rivedibile. All’87’ Mourinho si copre con Kumbulla e Vina in campo al posto di El Shaarawy e Carles Perez. Per l’uruguaiano è un ritorno in campo dopo quasi un mese di assenza. I minuti di recupero portano due volte i granata in area ma la difesa romanista tiene. Al triplice fischio Mourinho può tirare un sospiro di sollievo. La sua Roma vince soffrendo, non molla il quinto posto e resta in scia all’Atalanta. La zona Champions è di nuovo a soli tre punti di distanza.


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