Roma-Inter 0-3: Inzaghi vola, Mourinho affonda all'Olimpico

I giallorossi mai in partita e travolti nel primo tempo. Apre Calhanoglu direttamente da calcio d'angolo, poi segnano l'ex Dzeko e Dumfries. Giallo per i diffidati Mancini e Zaniolo: salteranno lo Spezia
Roma-Inter 0-3: Inzaghi vola, Mourinho affonda all'Olimpico© LAPRESSE
Simone Zizzari
5 min

ROMA - Sotto gli occhi di Francesco Totti, di nuovo allo stadio Olimpico dopo due anni di assenza, la Roma di Mourinho si scioglie sotto i colpi di una grande Inter. I giallorossi, arrendevoli e mai in partita, subiscono una lezione di calcio ed escono dal campo con un pesantissimo 3-0, secondo ko consecutivo dopo quello subito a Bologna tre giorni fa, il settimo complessivo in campionato. Una gara mai in discussione con l'Inter, unica protagonista fin dai primi minuti. Troppo superiore tatticamente e tecnicamente l'undici di Inzaghi per una Roma già sconfitta in partenza, evanescente e incapace di produrre un solo tiro in porta. Le pesanti assenze di Mourinho - privo degli squalificati Abraham e Karsdorp e degli infortunati Pellegrini, El Shaarawy e Spinazzola - hanno influito ma ad innervosire è stato l'atteggiamento troppo remissivo della squadra, sempre supportata (anche dopo il fischio finale) dai 50 mila dell'Olimpico. A decidere il match sono stati i gol (tutti nel primo tempo) di Calhanoglu, Dzeko - che non ha esultato - e Dumfries.

Le scelte di Mourinho e Inzaghi

Mourinho ha mezza squadra fuori. Smalling prende le chiavi della difesa accanto a Mancini con Ibanez arrangiato laterale destro. In mediana torna il duo titolare Veretout-Cristante. Nel 3-5-2 pensato dal portoghese ci sono Shomurodov e Zaniolo lì in avanti con Carles Perez in panchina. Inzaghi sorprende scegliendo Correa come partner d'attacco di Dzeko e lasciando Lautaro in panchina. Torna tra i titolari Bastoni con Dumfries titolare della fascia destra.

Primo tempo, c'è solo l'Inter in campo

Il primo tempo è un monologo interista dall’inizio alla fine. Quasi imbarazzante la differenza di qualità in campo tra gli uomini di Mourinho e quelli di Inzaghi. La Roma aspetta senza pressare nella propria difesa. Non ci sono idee, non c’è uno spunto degno di nota almeno nella prima mezz’ora. Il dominio ospite è totale grazie anche all’incredibile libertà lasciata dalla Roma al palleggio dei centrocampisti avversari. Troppo facile per Dzeko e compagni arrivare con pericolosità dalle parti di Rui Patricio. Il primo gol, però, arriva da un’ingenuità clamorosa della retroguardia romanista che permette a Calhanoglu di realizzare un gol direttamente da calcio d’angolo. Pessima la disposizione della difesa, ancora più assurdo l’errore di Rui Patricio che vede la palla passargli sotto le gambe. Dopo un quarto d’ora l’Inter è già avanti e la Roma vede stravolti i suoi piani. Calhanoglu si diverte e al 24’ dà il via al raddoppio ospite con l’ex Dzeko, bravo a concludere una grande azione corale interista. Dopo aver subito l’uno due nerazzurro la Roma tenta una timida reazione sfiorando il gol prima con Vina (decisivo l’intervento di Dumfries) e poi con Mhkitaryan (fuori misura la sua conclusione dal limite). La risposta dei padroni di casa è tutta qui, impossibile chiedere altro ad una squadra rimaneggiata negli uomini, fuori fase mentalmente, prova delle necessaria personalità e svuotata nello spirito. Il dominio totale interista viene suggellato al 37’ quando da un cross dalla sinistra di Bastoni arriva il tris di Dumfries, bravo nell’anticipare di testa lo spaesato Vina. La squadra di Inzaghi va al riposo con ottime sensazioni e avanti di tre gol senza nemmeno faticare più di tanto. Per la Roma di Mourinho è notte fonda.

Solo una fiammata di Zaniolo nella ripresa

Nella ripresa i ritmi calano inevitabilmente. L’Inter si limita a gestire il largo vantaggio senza infierire più di tanto, la Roma continua nel suo lento e a tratti goffo tentativo di portare pericoli dalle parti di Handanovic. Missione fallita totalmente. Non si vede un tiro nello specchio nemmeno col binocolo. Shomurodov non tocca palla, Zaniolo ci mette la buona volontà e poco altro. I giochi sono fatti, la Roma alza bandiera bianca. C’è tempo per vedere Correa uscire per infortunio (problema muscolare alla gamba sinistra), Mancini e Zaniolo prendersi due gialli pesanti che li costringeranno a saltare la prossima sfida contro lo Spezia e assistere all’ingresso dei giovani Bove e Volpato. Prima della fine c’è il tempo per vedere un rabbioso tentativo di Zaniolo a lato di pochissimo. E’ questa la conclusione più pericolosa della Roma in tutto l’incontro. Basterebbe questo per riassumere al meglio una partita mai in discussione. L’Inter di Inzaghi tiene il passo del Milan ad una lunghezza di distanza. Per la Roma adesso la zona Champions rischia di diventare pura utopia.   


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