Napoli-Atalanta 2-3: Spalletti perde il primo posto ma esce fra gli applausi

Grande partita degli azzurri al Maradona nonostante le tante assenze: apre Malinovskyi, Zielinski e Mertens la ribaltano. Poi si fa male anche Lobotka e Gasperini la vince con Demiral e Freuler. Palo di Zapata
Napoli-Atalanta 2-3: Spalletti perde il primo posto ma esce fra gli applausi© Getty Images
Pasquale Salvione
5 min

Chiedere di più al Napoli stasera era quasi impossibile. La squadra di Spalletti ha lottato, combattuto e giocato una partita con il cuore, ma non è riuscita a fare risultato con l’Atalanta. E’ andata sotto (gol di Malinovskyi), l’ha ribaltata con Zielinski e Mertens ma poi è stata di nuovo messa all’angolo da Demiral e Freuler per il definitivo 3-2. Gli azzurri hanno perso la prima partita stagionale al Maradona e soprattutto per la prima volta la testa della classifica (ora sono terzi a -2 dal Milan e -1 dall’Inter) ma chiedere di più senza Osimhen, Insigne, Fabian Ruiz, Anguissa, Koulibaly e Manolas era veramente troppo.

La rivoluzione di Spalletti

Spalletti ci ha provato a reggere il confronto rivoluzionando la squadra con un 3-4-3 e mettendosi quasi a specchio con l’Atalanta. L’allenatore azzurro ha optato per la difesa a tre con Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus, a metà campo ha scelto il tandem Lobotka-Zielinski con Malcuit e Mario Rui esterni e davanti ha sganciato Elmas e Lozano con capitan Mertens. Nessuna novità per Gasperini, che ha preferito Pessina e Malinovskyi a supporto di Zapata.

Altalena di emozioni

E’ stato proprio sull’asse colombiano-ucraino che è nato l’immediato vantaggio dell’Atalanta, con Zapata bravo a proteggere palla e offrire l’assist a rimorchio per Malinovskyi che con il suo magico sinistro non ha lasciato scampo a Ospina. Il Napoli ha provato a pressare alto e ha costruito subito la palla del pareggio, ma Lozano in scivolata ha mancato la deviazione vincente da due passi. Un’occasione che ha dato ulteriore fiducia all’Atalanta, che ha preso il sopravvento a metà campo, ha alzato il ritmo e ha sfiorato più volte il bis: due volte Pessina e un’altra Zappacosta hanno però trovato un Ospina reattivo. Il Napoli ha resistito e ha chiuso in crescendo il primo tempo. Lozano non ha avuto la forza di concretizzare una grande imbucata, non ha sbagliato invece Zielinski che ha firmato il pari con un potente sinistro dopo un’azione insistita di Malcuit sulla destra. Prima del riposo anche Mario Rui e Elmas hanno spaventato Musso, in uno stadio Maradona che si è incendiato nonostante la pioggia.

Lobotka va ko e l'Atalanta la vince

A farlo esplodere a inizio ripresa è stato Mertens, che ha firmato il raddoppio a conclusione di una grande fuga partita dalla metà campo del Napoli. Per il belga rete numero 141 in azzurro. Un gol che però non ha abbattuto l’Atalanta, che si è riorganizzata grazie alle mosse di Gasperini (dentro Hateboer e Ilicic) e ha ripreso in mano la partita. Anche perché Spalletti (in tribuna per la squalifica) ha perso anche Lobotka per un problema muscolare e di conseguenza anche tanta qualità nel palleggio (in campo Demme). Dopo una svista clamorosa dell’arbitro Mariani corretto dal Var (aveva dato rigore all’Atalanta per un tocco di gamba di Mario Rui fuori area), Gasperini ha trovato il pareggio con un inserimento sul filo del fuorigioco di Demiral, che ha fulminato Ospina. E’ stato Ilicic a orchestrare invece l’azione che ha ribaltato di nuovo il punteggio, con un assist al bacio per Freuler: sinistro preciso e Atalanta di nuovo avanti. Spalletti ha provato a dare nuova verve con Petagna, Ounas e Politano, si è mangiato le mani quando l'ottimo Malcuit e Petagna hanno sprecato tre occasioni per il pari e si è dovuto arrendere nonostante un finale tutto all’attacco. Tutto il Maradona alla fine ha applaudito, il Napoli ha perso una battaglia ma la guerra è ancora aperta.

Napoli-Atalanta 2-3: tabellino e statistiche

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