Caso plusvalenze, quanti milioni sono in gioco: tutte le operazioni

L’attenzione dei pm soprattutto sugli affari con il Genoa: era già tutto previsto?
Caso plusvalenze, quanti milioni sono in gioco: tutte le operazioni
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MILANO - Quasi 50 milioni per l’esercizio 2017/18 e poco più di quaranta per il bilancio 2018/19: in totale, quindi, nell’arco di due anni, per l’Inter si arriva a circa 90 milioni di plusvalenze. Ed è su queste cifre che è finito il mirino della Procura di Milano. Da ricordare che proprio quelle due stagioni sono state le ultime del regime di settlement agreement imposto dall’Uefa al club nerazzurro, in seguito alle violazioni del Fair-Play Finanziario. Per entrambe le annate, il club nerazzurro aveva l’obbligo di raggiungere il pareggio tra costi e ricavi: risultato effettivamente raggiunto, come poi certificato anche dall’organismo europeo. Solo che, per ottenerlo, evidentemente, quel doppio monte di plusvalenze è stato determinante. Di qui l’ipotesi degli inquirenti che il valore di alcuni dei giocatori ceduti sia stato sopravvalutato.

Inchiesta plusvalenze, le mosse Inter

A ogni modo, per comprendere le mosse del club nerazzurro, non può essere trascurato il fatto che certe operazioni in uscita siano avvenute in contemporanea ad altre in entrata, con la stessa controparte. Per intendersi meglio, a esempio, nel 2017/18 i giovani Bettella e Carraro sono stati venduti all’Atalanta per complessivi 12 milioni di euro (e quasi identica plusvalenza). Ma dallo stesso club bergamasco è stato acquistato Bastoni, all’epoca solo 18enne e ora nazionale azzurro, per 31 milioni. Altri due elementi vennero inseriti pure nell’operazione Nainggolan con la Roma. Nello specifico Santon (non certo un giovane della Primavera) e Zaniolo, valutato poco più di 4 milioni e poi esploso dopo pochi mesi fino a raggiungere la Nazionale. Chiaro quindi che il vero affare l’abbia fatto la Roma, fanno notare in viale Liberazione. Volendo, anche il passaggio di Odgaard al Sassuolo (4,6 milioni) era legato a quello di Politano in nerazzurro. Nell’esercizio successivo, anche con il Parma c’è stata una sorta di scambio, seppure su volumi inferiori. L’Inter, infatti, spese 6 milioni per il cartellino del giovane portiere Brazao, cedendo a sua volta l’attaccante Adorante per 4 milioni. Da sottolineare che, all’epoca, era il gennaio 2019, la squadra nerazzurra non aveva posti da extracomunitario liberi, quindi l’acquisto di Brazao fu concluso in sinergia con il Parma, così da utilizzarne lo spot ancora vacante. In ogni caso, si è trattato sempre di plusvalenze con un passaggio di denaro: nessuna è stata specchio.

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