Atalanta-Juve 1-1: Malinovskyi illude Gasperini, Danilo salva Allegri al 92'

Partita intensa e divertente con la Dea in vantaggio grazie ad un gol capolavoro dell'ucraino. Proprio in extremis arriva il pari che permette ai bianconeri di tenere la zona Champions. Traversa colpita da Hateboer
Atalanta-Juve 1-1: Malinovskyi illude Gasperini, Danilo salva Allegri al 92'© LAPRESSE
Simone Zizzari
7 min

Questa Juve è davvero eterna. Quando ormai sembrava battuta da un gol stratosferico di Malinovskyi a metà ripresa, eccola spingere ancora e trovare il pareggio all’ultimo assalto, in pieno recupero con una zuccata di Danilo precisa e pesantissima. E’ il gol che vale un 1-1 di incredibile importanza per il campionato bianconero perché evita il sorpasso della Dea a quarto posto e tiene vivo il quasi impossibile sogno scudetto di Allegri, distante nove punti dal Milan capolista. Il sorriso radioso del tecnico bianconero dopo l’1-1 al 92’ è anche dovuto alla striscia positiva in campionato che si allunga ancora (ultima sconfitta, proprio contro l’Atalanta, lo scorso 27 novembre allo Stadium). Per Gasperini l’amarezza è enorme con il sogno sgambetto (e sorpasso) alla Juve sfumato proprio ai titoli di coda del match con due consolazioni: la partita in meno ancora da recuperare e una gara intensa e giocata alla pari dell’avversario nonostante un periodo tutt’altro che positivo, con una vittoria che manca ormai da quattro turni.   

Atalanta-Juve, le scelte degli allenatori

Allegri si affida nuovamente al tridente offensivo Dybala, Vlahovic e Morata. Rispetto alla vittoria contro il Verona ne cambia tre con McKennie al posto di Zakaria, Locatelli preferito ad Arthur e Bonucci per Chiellini. Gasperini inserisce dal 1’ Muriel in coppia con Boga e Koopmeiners alle loro spalle. De Roon e Freuler in mediana con Toloi in difesa con Demiral e Djimsiti.

Primo tempo divertente, manca il gol

Il primo tempo regala forti emozioni in apertura, tutte di marca bianconera. La Juve comincia meglio, spinge con continuità e lì davanti crea problemi a ripetizione ai padroni di casa con il due delle meraviglie Vlahovic-Dybala. Sono proprio i due gioielli offensivi di Allegri a sfiorare il gol nel primo quarto d’ora. Al 3’ è l’ex viola a girare verso Sportiello un pallone velenosissimo che il portiere riesce a deviare in tuffo plastico, al 14’ è la Joya con un tiro a giro da posizione decentrata a sfiorare il palo. La Juve si diverte e ancora con Vlahovic va vicina al vantaggio in un paio di circostante. La Dea ha difficoltà ad arginare la spinta bianconera ma piano piano prende le misure e dopo un inizio complicato comincia ad affacciarsi con pericolosità dalle parti di Szczesny. Spicca tra i bergamaschi la freccia Boga, costante spina nel fianco di De Ligt e Bonucci. Al 25’ è De Roon a cercare una complicata deviazione al volo su cross di Muriel senza trovare la porta. Sei minuti dopo arriva la più clamorosa palla gol per l’Atalanta: Toloi dipinge dalla propria difesa un lancio al bacio per Koopmeiners che viene anticipato dall’uscita disperata di Szczesny, la palla arriva a Muriel che con la porta spalancata non riesce a centrare la porta permettendo il recupero di Bonucci. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo emergono tensione e paura: fioccano gli interventi duri a centrocampo e i cartellini gialli: Djimsiti e Hateboer da una parte, Danilo (diffidato, salterà il derby) e Vlahovic dall’altra. Poco prima dell’intervallo è Boga a sprecare l’ennesima ripartenza bergamasca calciando addosso a De Ligt da ottima posizione. E’ l’ultimo brivido di un primo tempo tutt’altro che noioso. Manca il gol, però. Non certo un dettaglio.

Quante emozioni nella ripresa!

Nella ripresa i ritmi si mantengono molto elevati. Le due squadre vogliono vincere e di sicuro non si accontentano del punto. La prima chance è per De Roon che di destro cerca l’angolo basso alla sinistra di Szczesny senza trovarlo per merito del polacco, bravissimo nel respingere la conclusione in tuffo. La replica juventina arriva con un sinistro a giro di Dybala dal limite alto di poco. Poi è Sportiello ad indossare i panni di superman e a deviare da fenomeno una conclusione ravvicinata di Vlahovic al 55’. Gasperini capisce il momento complicato della sua squadra e prova a dare una scossa inserendo Malinovskyi e Maehle e togliendo uno stanco e deludente Muriel. Al 66’ è Koopmeiners a sfiorare il gol non arrivando per un soffio all’appuntamento con la deviazione vincente sotto porta su un forte tiro cross di Boga. Negli ultimi venti minuti aumentano i rapidi capovolgimenti di fronte con occasioni da una parte e dall’altra: prima Vlahovic serve male Dybala, lasciato solo dalla sguarnita retroguardia di casa, poi è Koopmeiners a sfiorare il gol con una conclusione potente deviata in angolo in modo decisivo da Bonucci. La partita resta gradevolissima e al 75’ arriva la svolta decisiva: Malinovskyi dai 25 metri indovina una conclusione su punizione potentissima che si infila sotto il sette e incenerisce Szczesny. E’ una botta spaventosa, un gol mostruoso quello dell’ucraino che manda in estasi Bergamo e stordisce una Juve colpita nel suo momento migliore. Allegri si gioca tutte le sue carte offensive inserendo Cuadrado e Kean sulla fascia destra. E’ l’Atalanta però a sfiorare il bis con Heteboer che, perfettamente servito dallo scatenato Malinosvkyi, colpisce in pieno la traversa con un piatto sinistro sotto misura. Gli ultimi minuti sono pieni di tensione. La Juve perde lucidità e Allegri prova gli ultimi cambi inserendo Arthur e il giovane talento Aké. La partita sembra ormai finita ma proprio nell’ultimo minuto di recupero, all’ultima sortita offensiva ecco arrivare il clamoroso pareggio juventino firmato da Danilo che di testa al 92’ anticipa tutti sugli sviluppi di un angolo e batte Sportiello. E’ l’1-1 più incredibile che vale oro per una Juve mai doma, capace di agguantare in extremis un punto che lascia Allegri al quarto posto (e a nove punti dal Milan capolista) e beffa una grande Atalanta che vede sfumare il sorpasso in classifica proprio all’ultimo (nonostante una partita ancora da recuperare). Ad esultare è anche la Lazio che si rifà sotto per la Champions, adesso distante solo quattro punti.


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