Arbitri sotto assedio, Rocchi alza il muro: il messaggio

Ultimo turno di campionato con tante decisioni corrette in gare difficili. La tensione è alle stelle, il designatore alza il muro
Arbitri sotto assedio, Rocchi alza il muro: il messaggio© LAPRESSE
Edmondo Pinna
3 min
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Un messaggino, il lunedì mattina, per chi fa l’arbitro, lascia sempre temere qualcosa di poco piacevole. Soprattutto dopo un turno come quello dell’ultimo weekend, in cui le società hanno alzato il tiro, la tensione è salita alle stelle e loro, i direttori di gara, hanno fatto da parafulmine. In qualche caso a ragione (errori ce ne sono stati, come vedremo) ma spesso le critiche arrivate sono state ingiustifi cate. E così, ieri, di buon mattino, il telefono degli arbitri di A e B ha trillato, messaggio whatsapp, ma stavolta nessuna critica, nessuna accusa. A scrivere ai 50 arbitri della CAN è stato il loro designatore, Gianluca Rocchi: «Sono orgoglioso di voi» in senso di quello che ha scritto l’ex internazionale di Firenze. E non sono state parole messe lì a caso, ma sincere e circostanziate.

Serie A, le accuse agli arbitri

Le ultime, in ordine di tempo, quelle dell’Atalanta per la direzione di Maurizio Mariani, che in realtà potrebbe conservare Atalanta-Juve fra le partite migliori che ha diretto: non c’era l’espulsione di Szczesny su Koopmeiners (e non c’era neanche il giallo), l’ammonizione di Hateboer (a martello su De Sciglio) rappresenta una chicca a livello di intelligenza arbitrale, l’eventuale tocco di braccio di De Ligt non è comunque punibile (ma ci sono dubbi che possa averla toccata di braccio, sembra più ascella). E che dire di Torino-Venezia? «Errori ci sono stati, è fisiologico» ha scritto Rocchi e uno è proprio quello della coppia Giua (che ha colpe relative)-Maresca e riguarda il rosso a Okereke (OFR senza senso). In realtà, gli strali si sono abbattuti sulla coppia arbitrale da parte del Torino per la rete annullata a Belotti: offside punibile (e punibile lo era, interferisce chiaramente con Caldara) di Pobega, al momento, le indicazioni sono queste, altre non sono ammesse né ammettibili (non si cambiano le regole in corso). Sulla graticola sono finiti anche Di Bello, nella gara forse più complicata, Genoa-Salernitana (due episodi nelle rispettive aree trattati con lo stesso metro), Guida, che pure in Sassuolo-Roma è riuscito a tenere un livello molto alto (il rigore fischiato è la sintesi della concentrazione), compreso il doppio giallo fatto a Ferrari, e Doveri, al quale era andato il match scudetto Napoli-Inter (con un rigore assegnato dal VAR, Di Paolo).

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