Juventus-Torino 1-1: Belotti risponde a De Ligt. Juric frena Allegri nel derby

I granata frenano Vlahovic e compagni grazie ad un gioiello del capitano che replica al vantaggio iniziale del difensore olandese. Rugani, Pellegrini e Dybala ko
Juventus-Torino 1-1: Belotti risponde a De Ligt. Juric frena Allegri nel derby© ANSA
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ROMA - De Ligt prima, Belotti poi. La Juve non riesce a far suo il derby della Mole, fermata sull’1-1 da un Torino a tratti scintillante e mai spaventato dal blasone avversario. Tante le note negative tra i bianconeri: il ko di Rugani prima del via, poi quello di Pellegrini e Dybala nella ripresa e infine la prestazione di Vlahovic, deludente al suo esordio nel derby. Adesso il quarto posto torna a traballare con l’Atalanta pronta all’aggancio e con un’altra partita ancora da recuperare. Solo applausi per i granata di Juric che ritrovano Belotti 82 giorni dopo l’infortunio subito a Roma e festeggiano proprio il loro capitano, protagonista del match con un gol da urlo.

Le scelte di Allegri e Juric

Allegri ha problemi in difesa: mancano Chiellini e Bonucci, Rugani si fa male nel riscaldamento. Accanto a De Ligt ci va Alex Sandro con Pellegrini spostato sulla fascia. Il tridente offensivo è il solito: Dybala e Morata insieme a Vlahovic. Cuadrado gioca terzino per la squalifica di Danilo. Juric ritrova da titolare Belotti come prima punta, supportato da Brekalo e Pobega: fuori Sanabria e Pjaca dall'inizio.

Che Torino all'inizio! Poi arriva il gol di De Ligt

L’inizio del match è tutto a tinte granata. Il Toro di Juric spinge, pressa e costringe la Juve sulla difensiva. I primi dieci minuti devono Belotti e compagni padroni del campo e i bianconeri all’angolo ad incassare colpi e resistere. La prima chance è su un sinistro di Mandragora che Szczesny ribatte a terra. Subito dopo è Brekalo a sfondare sulla sinistra senza bussare con un cross teso che non trova capitan Belotti per una questione di attimi. La Juve assiste asfissiata all’assalto granata ma alla prima ripartenza rischia di trovare il gol: Zakaria pennella un assist da urlo per Rabiot che se ne va verso Milinkovic-Savic: il suo rasoterra in diagonale va fuori di poco. Il tentativo del francese è una sorta di spartiacque perché tre minuti dopo, al 14’, arriva il vantaggio dei padroni di casa: angolo di Cuadrado per la testa di De Ligt che svetta sopra Vlahovic e Bremer infilando la porta granata. E’ l’1-0 che sposta gli equilibri della gara e fa perdere fiducia ad un Torino meno spavaldo e più fragile soprattutto in difesa. Ogni ripartenza della Juve è un brivido lungo la schiena di Bremer e compagni di reparto. L’entusiasmo mostrato in avvio dall’undici di Juric è solo un ricordo. I bianconeri gestiscono con ordine, senza rischiare più nulla grazie alla solita partita da leader di De Ligt, padrone assoluto della difesa juventina. Al 18’ Mandragora sfiora l’autorete su una punizione di Cuadrado, poi è Dybala a svegliare il suo sinistro con una sveltola deviata dal reattivo Milinkovic-Savic. Vlahovic si vede poco (bello il duello a sportellate con Bremer), Morata poco di più. Alla Juve però non serve spingere, basta gestire. E allora ci pensano Locatelli e Zakaria a fare ordine. Si chiude senza ulteriori sussulti un primo tempo di grande intensità.

Ripresa, Belotti da urlo. La Juve non trova la vittoria

La ripresa comincia con De Sciglio al posto dell’infortunato Pellegrini. Il Torino parte meglio creando due occasioni da gol prima con Singo (palla a lato) e poi con Mandragora (bravo Szczesny ad alzare il pallone sopra la traversa). I contrasti non mancano e al 53’ Dybala è costretto a chiedere il cambio dopo un problema muscolare. L’attaccante argentino uscendo dal campo rassicura la panchina: la sua potrebbe essere stata una scelta precauzionale. Al suo posto entra McKennie. La sfida continua ad essere divertente con repentini cambi di fronte. Il Torino non molla e continua a spingere coraggio. L’atteggiamento granata è premiato al 62’ quando da un cross di Brekalo arriva lo straordinario gol in girata di Belotti, bravo a sfruttare al meglio una leggerezza di Alex Sandro. L’1-1 è un’iniezione di fiducia per gli ospiti che continuano a premere nel tentativo di trovare il sorpasso. Al 66’ è Brekalo a sfiorare il colpaccio con un sinistro in diagonale a lato di poco. La Juve è in sofferenza, schiacciata dal forcing del Toro. Allegri prova a correre ai ripari togliendo l’evanescente Vlahovic per inserire Kean e Arthur per Locatelli. Juric risponde con l’ex Pjaca. L’equilibrio è pressoché totale con le due squadre alla ricerca del vantaggio con un occhio però a non scoprirsi troppo. Kean prova a farsi vedere sotto porta su un cross di Cuadrado ma un suo tocco di braccio vanifica una buona chance. Belotti non ce la fa più e Juric è costretto a toglierlo a dieci minuti dalla fine. Al suo posto entra Sanabria. Il finale è tutto a tinte bianconere. La Juve spinge alla ricerca del gol da tre punti, il Toro si difende con le unghie. L’assalto bianconero però è confuso e disordinato e non porta nulla di buono. Al triplice fischio Juric può festeggiare: la sua squadra (e un Bremer stratosferico) ferma una Juve bella a metà che adesso può essere raggiunta al quarto posto dall’Atalanta.


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