Juve-Spezia 1-0: Morata decide, Vlahovic delude  

I bianconeri superano a fatica la squadra di Thiago Motta e allungano su Atalanta e Roma al quarto posto. Decide una zampata dello spagnolo nel primo tempo dopo un errore di Provedel
Morata 7 Interrompe  un digiuno che in A durava dal 18 dicembre e firma un gol da tre punti.  Aggiunge pressing e sacrificio. Un solo neo: il 2-0 fallito nel finale© ANSA
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ROMA - La Juve soffre più del previsto ma piega di misura un ottimo Spezia grazie a uno spunto di Morata nel primo tempo. Per Allegri è una vittoria importante in chiave Champions con Roma e Atalanta che tornano a sei punti di distanza. Deludente Vlahovic (neanche un tiro per il serbo oggi), decisivo Szczesny, protagonista della parata salva-risultato a dieci minuti dalla fine.

Primo tempo, ci pensa Morata

Il primo tempo è di marca juventina, come prevedibile. I padroni di casa hanno l’approccio giusto, gestiscono il pallone, cercano varchi, hanno la giusta pazienza per provare ad aprire l’attenta difesa avversaria. Lo Spezia si copre, accerchia Vlahovic e prova a ripartire non riuscendo però neanche a fare il solletico a Szczesny. Gioca bene Locatelli in mezzo al campo, ancora meglio Cuadrado, tra i più attivi e concreti. Di occasioni da gol nitide non se ne vedono molte ma la pressione bianconera è costante. La prima chance capita sul destro di Arthur, il cui tiro a botta sicura viene ribattuto dal corpo di Nikolau. Poco dopo è Locatelli a cercare un tiro cross senza fortuna. Il vantaggio juventino è nell’aria e si concretizza al 21': Provedel sbaglia in modo goffo un rinvio, Rugani tocca di prima per Vlahovic che serve il movimento di Locatelli, il numero 27 vede libero Morata che con un rasoterra preciso ad incrociare porta i suoi in vantaggio. L’1-0 regala ancora maggiore sicurezza alla Juve che gestisce in serenità il risultato rischiando nulla in difesa. Cuadrado alla mezz’ora avrebbe la chance per il raddoppio ma calcia troppo debolmente verso Provedel un pallone che poteva essere sfruttato in altro modo. Vlahovic, circondato dalle maglie spezzine, non ha modo di mettersi in mostra e resta il più in ombra del tridente scelto da Allegri.

Ripresa, che sofferenza per Allegri!

La ripresa comincia con gli stessi protagonisti del primo tempo. La prima chance arriva sulla testa Gyasi che, servito da un pennellato cross di Verde, colpisce sotto misura in modo debole consentendo a Szczesny di fare un figurone. Lo Spezia gioca con maggior coraggio e costringe la Juve sulla difensiva. L’arbitro Fourneau è costretto a sventolare parecchi cartellini gialli nel primo quarto d’ora della ripresa: Vlahovic e Pellegrini da una parte, Erlic e il tecnico Thiago Motta dall’altra. Allegri inserisce Bernardeschi e abbassa Cuadrado a destra sulla linea difensiva spostando Danilo a sinistra. Gli avversari non si arrendono e continuano a spingere a caccia del pareggio. Motta si gioca le carte Bourabia e Kovalenko con Gyasi che si trasferisce al centro dell’attacco. All’80’ arriva la più clamorosa chance per il pari spezzino. Kovalenko fa filtrare per Agudelo che si trova davanti a Szczesny: l’uscita del polacco è decisiva e salva la Juve. E’ l’ultimo vero brivido di un partita che nel finale vede Vlahovic uscire per far spazio a Kean. Per il serbo una partita sottotono senza nemmeno un tiro a referto. Al triplice fischio Allegri può comunque esultare per una vittoria fondamentale in chiave Champions.


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