Prima le lacrime di Champions, poi i sorrisi (tanti) di un pomeriggio da incorniciare. Allegri torna a gioire in campionato, godendosi tutta un’altra Juve rispetto a quella vista nel secondo tempo della sciagurata sfida contro il Villarreal. Certo, la Salernitana a non ha lo stesso blasone degli spagnoli di Emery ma il 2-0 ottenuto allo Stadium con le reti del ritrovato Dybala e di Vlahovic (21° sigillo in campionato) non possono non far felice una squadra capace di rialzarsi subito dopo lo scivolone europeo. E così eccolo concretizzarsi il quarto successo di fila, il 16° risultato utile consecutivo e soprattutto l’Inter ad una sola lunghezza in classifica con la succulenta chance del sorpasso nello scontro diretto alla ripresa del campionato. Tanti elementi per sorridere, dunque, per uno Stadium che ha riabbracciato capitan Dybala, salutato da una standing ovation in occasione del gol-lampo in apertura e del cambio avvenuto dopo un’ora di gioco più che convincente.
Le scelte di Allegri e Nicola
Allegri punta su Danilo e Arthur a centrocampo con Rabiot e Cuadrado sui lati. In difesa torna Chiellini accanto a De Ligt. In avanti spazio a Dybala e Vlahovic. Salernitana con Djuric in avanti come unica punta supportata da Perotti, Bonazzoli e Zortea.
Primo tempo, in gol Dybala e Vlahovic
La Juve prende subito in mano le redini della partita schiacciando la Salernitana nella propria metà campo. Il gol arriva subito, dopo soli cinque minuti. Cuadrado avvia l’azione servendo in area Vlahovic, l’attaccante serbo vede il movimento di Dybala e lo serve in verticale. Per l’attaccante argentino è un gioco da ragazzi scartare un avversario e depositare la palla in rete con un preciso rasoterra. E’ il gol che fa tornare il sorriso al numero dieci bianconero e sblocca una partita che diventa a senso unico. La spinta degli uomini di Allegri non si ferma e al 13’ è ancora Dybala ad avere sul sinistro la palla del raddoppio: il pallonetto dell’argentino, solo davanti a Sepe, è però impreciso con la palla oltre la traversa. Nove minuti dopo è Vlahovic a non sfruttare un’altra clamorosa chance su assist di Dybala: stavolta è Sepe a chiudere lo specchio al serbo in uscita disperata. La Salernitana non riesce ad arginare lo strapotere della Juve che al 29’ trova il meritato raddoppio con Vlahovic, bravissimo nel decollare in cielo e schiacciare in rete di testa un cross perfetto di De Sciglio. Per DV7 è il 21° centro stagionale in campionato. Dopo il 2-0 i ritmi calano con i bianconeri che si limitano a gestire. Gli ospiti riescono a costruire anche una buona palla gol con Bonazzoli prima della fine del primo tempo ma è un isolato fuoco di paglia. La Juve va negli spogliatoi avanti di due reti e con la consapevolezza di una superiorità tecnica fin troppo evidente.
Ripresa, la Juve gestisce. Szczesny protagonista
Nella ripresa si vede una Salernitana più intraprendente e motivata. Allegri lascia negli spogliatoi Chiellini e inserisce Rugani, Nicola risponde con Emerson per Coulibaly. Di occasioni da gol non ne ne vedono con una Juventus solida e concentrata in difesa che non lascia chance ai pur intraprendenti avversari. Al 58’ arriva il secondo bianco per i padroni di casa con Dybala (applaudito da tutto lo Stadium e abbracciato da Allegri) che lascia il posto a Morata. Nicola prova a giocarsi la carta Verdi al posto dello spento Perotti ma il risultato non cambia. La Juve controlla senza ansie il doppio vantaggio, gli ospiti ci provano senza riuscire mai a scalfire l’attenta retroguardia bianconera. Al 67’ è Verdi che dal limite cerca una conclusione potente e angolata che Szczesny devia in corner. A venti minuti dalla fine c’è spazio anche per Bernardeschi (con Cuadrado che diventa mezzala) e Ribery. Al 74’ è ancora il portiere polacco della Juve protagonista con un grande intervento su una girata al volo di Bonazzoli. E’ l’ultimo brivido di un match che i padroni di casa avevano già chiuso nel primo tempo. Allegri archivia la delusione di Champions, allunga la serie positiva, infila il quarto successo di fila e mette nel mirino l’Inter adesso distante un punto con lo scontro diretto in programma alla ripartenza del campionato. C'è più di un motivo valido per tornare a sorridere.