Cagliari-Juve 1-2: De Ligt e Vlahovic fanno tornare il sorriso ad Allegri

I bianconeri si rialzano dopo il ko contro l'Inter nonostante il gol sardo subito in apertura. Sul finire del primo tempo pareggia l'olandese dopo una rete annullata a Pellegrini, ad un quarto d'ora dal termine è il serbo a firmare il sorpasso
Cagliari-Juve 1-2: De Ligt e Vlahovic fanno tornare il sorriso ad Allegri© LAPRESSE
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Sembrava una notte maledetta e invece la Juve è riuscita a raddrizzarla con rabbia e determinazione. A Cagliari non è stata semplice la partita bianconera perché non è mai semplice andare sotto dopo soli 10 minuti di gioco grazie ad una magia di Joao Pedro. Contro una squadra coraggiosa e generosa la Juve riesce comunque a trovare la forza prima per riequlibrare il conto con De Ligt e poi a trovare il sorpasso al tramonto del match grazie ad una fiammata di Vlahovic. Si arrende per 2-1 un Cagliari di Mazzarri mai domo e sempre sul pezzo. Troppo forte la Juve che grazie a questi tre punti tiene saldo il quarto posto e allunga a +8 sulla Roma di Mourinho. Torna il sorriso sul volto di Allegri dopo il pesante ko subito contro l'Inter. La vittoria di stasera è sicuramente un toccasana per il morale di tutto l'ambiente.  

Cagliari, un grande primo tempo

Il primo tempo si gioca su buoni ritmi. Partono meglio i padroni di casa che spingono subito sull’acceleratore puntando sull’aggressività. La Juve sembra riuscire a contenere l’intraprendenza dei sardi ma al 10’ arriva il vantaggio del Cagliari. Marin è straordinario nel rubare palla a Dybala e nell’accelerare sulla destra. La palla per Joao Pedro è perfetta come anche il tiro del capitano che batte Szczesny con un potente destro dal limite. La risposta bianconera al vantaggio sardo è discreta ma dalle parti di Cragno ci si arriva con difficoltà. Al 23’ arriva il pari ospite con Luca Pellegrini, perfetto nell’infilare un pallone respinto in malo modo dal portiere del Cagliari. La sua conclusione viene però deviata dal braccio di Rabiot e l’arbitro Chiffi, dopo un consulto con il Var, annulla l’1-1.  La squadra di Allegri spinge ancora più forte e va vicina al pareggio prima con una conclusione su punizione di Dybala a lato di poco e poi con un tentativo sempre della Joya ben respinta da Cragno a terra. Al 42’ è clamoroso il regalo di Pavoletti che serve a Vlahovic un pallone interessante: l’attaccante allarga per Rabiot che da ottima posizione sbaglia la mira sprecando un’altra grande chance. Quando ormai il primo tempo sembra andare in archivio, ecco arrivare il pareggio bianconero di De Ligt, perfetto in elevazione nel battere Cragno su un cross dalla sinistra di Cuadrado.

Ripresa, c'è solo la Juve: decide Vlahovic

La ripresa comincia con una Juve pimpante e una rete annullata a Chiellini, pescato in fuorigioco al momento di deviare in modo vincente una conclusione sballata di Dybala. Il Cagliari soffre la pressione avversaria e prova a reggere l’urto con grande difficoltà. Dopo un’ora di gioco arrivano i primi cambi della partita: da un parte entrano Rog e Gaston Pereiro, dall’altra Bernardeschi. La spinta juventina è costante ma troppo imprecisa nell’ultimo passaggio. Vlahovic (due volte), Cuadrado e il sempre presente Dybala sfiorano il gol ma peccano di precisione. Il Cagliari, che non riesce praticamente mai a ripartire, si difende con i denti mostrando carattere e grande orgoglio. Ad un quarto d’ora dal termine il martellamento juventino porta i suoi frutti con Vlahovic che infila la porta di Cragno con una puntata sotto misura su assist in profondità di Dybala. Per l’attaccante serbo è il quinto gol in maglia juventina. Negli ultimi dieci minuti Allegri toglie Dybala per inserire Kean. Il Cagliari cerca una reazione finale ma la manovra è troppo caotica e frettolosa per portare a casa occasioni importanti. Per Szczesny la ripresa è di tutto riposo. Al triplice fischio Allegri può esultare: la sua Juve vince in rimonta una partita importante per tenere ben saldo il quarto posto. Mazzarri ha di che recriminare: il suo Cagliari gioca una partita coraggiosa e più che dignitosa ma non basta per evitare un’amara sconfitta. La strada verso la salvezza resta sempre molto complicata.   


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