Roma-Salernitana 2-1: Carles Perez e Smalling in gol, che finale per Mourinho!

Davanti a 64 mila spettatori la squadra giallorossa soffre per 80 minuti e va sotto per un gol di Radovanovic. Nella ripresa l'ingresso di Zaniolo regala maggiore imprevedibilità ma nel finale sono le reti dello spagnolo e dell'inglese a salvare il tecnico portoghese da una incredibile sconfitta
Roma-Salernitana 2-1: Carles Perez e Smalling in gol, che finale per Mourinho!© BARTOLETTI
Simone Zizzari
6 min

Se nel calcio conta il risultato, allora la Roma ha di che sorridere. Il 2-1 finale per i giallorossi racconta però qualcosa di diverso. Per 81 minuti in campo si è vista una squadra, quella di Mourinho, stanca e inspiegabilmente lenta, sterile, svogliata e compassata, giustamente sotto nel punteggio contro una Salernitana più convincente. Poi in tre minuti (tra l’81’ e l’84’) ecco il cambio drastico della narrazione: prima Carles Perez e poi Smalling a modificare lo spartito e a regalare un sorpasso che sembrava un miraggio. La pazza Roma di Mou regala così un sorriso ai 64 mila tifosi dell’Olimpico dopo tanta paura e l’incubo di una sconfitta contro una Salernitana rimaneggiata e già con un piede in serie B. Onore ai campani, capaci di sognare il colpo per quasi tutta la partita grazie al gol trovato a metà primo tempo da una punizione gioiello di Radovanovic. Poi tanto controllo e organizzazione fino al tracollo finale. La Roma porta a casa a fatica il terzo successo consecutivo (e undicesimo risultato utile) in campionato e mantiene il quinto posto. Un toccasana in vista della delicata sfida contro il Bodo di giovedì e le due terribili trasferte consecutive che la aspettano, prima a Napoli e poi a Milano contro l’Inter.   

Le scelte di Mourinho e Nicola

Mourinho sceglie Abraham e Felix come coppia d’attacco con Mkhitaryan a supporto. Pellegrini non c’è. In mediana giocano Sergio Oliveira e Cristante. Karsdorp ed El Shaarawy gli esterni. In difesa c'è Smalling, in panchina si rivede Spinazzola. Nicola, senza lo squalificato Bonazzoli, punta su Djuric e Ribery alle sue spalle. Radovanovic in difesa.

Primo tempo, che sofferenza per la Roma!

Il primo tempo viaggia su un sostanziale equilibrio. La Roma gioca a ritmi compassati, la Salernitana sorprende Mourinho con una prestazione brillante e orgogliosa. Di occasioni da gol se ne vedono poche, soprattutto da parte della Roma che non riesce praticamente mai ad arrivare con pericolosità dalle parti di Sepe. Abraham viene servito poco e male e gli unici brividi arrivano da due tentativi di Mkhitaryan fuori misura. La Salernitana gioca meglio, è più compatta e organizzata e trova il clamoroso vantaggio al 22’ con una potentissima punizione dal limite di Radovanovic che passa in mezzo alla barriera romanista e si infila alle spalle di Rui Patricio. E’ il gol che gela i 64 mila sugli spalti. La reazione giallorossa è sterile, il ritmo di manovra continua ad essere troppo lento per impensierire l’attenta retroguardia campana. El Shaarawy non si vede praticamente mai, solo un filo meglio Karsdorp, troppo pasticcione ed impreciso sui cross. Alla Roma va uno sterile possesso palla con la squadra che non riesce a costruire nulla di buono. I padroni di casa protestano per due penalty non concessi dall’arbitro Volpi, il primo per una spinta dubbia di Obi a Mkhitaryan, il secondo per un contatto tra Gyomber e Felix cominciato fuori area (e conseguente proteste di Mourinho che chiedeva il rosso per fallo da ultimo uomo anziché il semplice giallo comminato al difensore). Dall’altra parte è Rui Patricio a salvare in un paio di circostanze la baracca su due tentativi ospiti. Il primo tempo finisce così, con una Roma troppo deludente e compassata sotto di un gol e accompagnata negli spogliatoi dai fischi dell’Olimpico.

Ripresa, Zaniolo regala l'energia che serviva

La Roma torna in campo con la difesa a quattro: fuori Kumbulla e dentro Zaniolo. L’avvio giallorosso sembra incoraggiante, grazie soprattutto all’energia trasmessa da Nicolò. Abraham ha subito una grande chance su un lancio lungo di Sergio Oliveira: l’inglese si ritrova davanti a Sepe ma sbaglia il controllo permettendo al portiere di intervenire. Al 57’ è Zaniolo ad avere sul sinistro la palla del pari su assist di Felix ma il suo rasoterra viene deviato in modo decisivo da Gyomber in angolo. Poco dopo su un cross di Karsdorp è Felix di testa a non trovare la porta in assoluta libertà. Un’altra ghiotta palla gol fallita dai giallorossi. L’ingresso di Zaniolo regala imprevedibilità e vivacità ad una squadra ancora troppo compassata e monotona. Proprio il neo entrato va di nuovo vicino al gol al 62’ con un diagonale fuori di un nulla. Nicola corre ai ripari ed inserisce Dragusin, Zortea, Verdi e Kastanos. Proprio quest’ultimo ha la più clamorosa palla gol della ripresa ma davanti a Rui Patricio non riesce ad infilare il pallone del raddoppio sprecando l’incredibile occasione. Mourinho nel finale inserisce Shomurodov, Zalewski, Carles Perez e Veretout senza però riuscire mai a trovare una Roma convincente. Di occasioni da gol non se ne vedono e la confusione regna sovrana. Quando ormai lo spettro della sconfitta sembra materializzarsi, ecco arrivare l’insperato pareggio realizzato da Carles Perez all’81’: Mkhitaryan allarga per lo spagnolo che dal limite trova un tiro a giro di sinistro che lascia immobile Sepe. E’ una gemma inattesa in un pomeriggio assai opaco. La Roma si riversa in attacco in cerca del gol del sorpasso. Shomurodov sfiora la rete con una botta da fuori alta di poco, poi all’85’ ecco la zampata sotto misura di Smalling ad incenerire le speranze della Salernitana su una punizione pennellata alla perfezione da Veretout. In tre minuti cambia tutto all’Olimpico con una rimonta che sa di impresa. Poco dopo è Shomurodov a sfiorare il tris esaltando i riflessi di Sepe. Prima del fischio finale è Zaniolo a non centrare la porta da posizione ottimale. Al triplice fischio l’Olimpico tira un grandissimo sospiro di sollievo. Una Roma brutta e rivedibile porta a casa tre punti insperati contro un’ottima Salernitana.


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