Auguri a Sinisa, Mou, Dybala, Gazidis, Salerno, ai cazzari e all'orecchino di Nzola

Auguri a Sinisa, Mou, Dybala, Gazidis, Salerno, ai cazzari e all'orecchino di Nzola© LAPRESSE
Ivan Zazzaroni
5 min

Al ventunesimo uovo di Pasqua e alla trentaseiesima colomba svolazzante - con tanto di frasi beneauguranti e aforismi zuccherosi e infiniti - ricevuti su whatsapp, e approfittando di una giornata di campionato sorprendentemente stimolante, ho deciso di formulare i miei, i nostri auguri.

Buona Pasqua innanzitutto a Mihajlovic e al Bologna che sta allenando dall’ospedale e che è sempre più figlio suo. E Buona Pasqua a Saputo che non deve fare a meno di uno come Sinisa. Sostituisca chi gli pare, non lui.

Buona Pasqua a noi italiani che abbiamo assorbito in fretta l’amarezza per l’uscita dai Mondiali: in questo drammatico periodo ci sono cose assai più gravi delle quali interessarsi e preoccuparsi.

Buona Pasqua a Dybala, la sua non sarà indimenticabile, o forse sì. Con tutto l’affetto e la stima che provo per Paulo, mi sento di suggerirgli di cominciare a guardare in faccia la realtà. E di non farsi irretire da chi gli sta vicino e dalla realtà è distante quando gli racconta che in giro ci sono un sacco di soldi e opzioni. A 28 anni e con il talento che possiede deve riprendere in mano la sua vita e la carriera e assumersi qualche rischio.

Buona Pasqua a Mourinho, Klopp, Guardiola, Ancelotti, agli allenatori-totem che alimentano l’interesse per il calcio e la sua popolarità.

Buona Pasqua a Ivan Gazidis: se, dopo averlo parzialmente ripulito e rilanciato, riesce a vendere il Milan per un miliardo a Mohammed bib Mahfoudh Al Ardhi, presidente di Investcorp, merita una statua davanti a Casa Milan.

Buona Pasqua alla Salernitana di Iervolino, Sabatini, Nicola, Ederson e Fazio che si dicono buona Pasqua da soli. B

uona Pasqua a Marco Giampaolo, se non gli fregano la colomba.

Buona Pasqua ai giudici delle plusvalenze che hanno dimostrato alla signora Cartabia quanto possa essere rapida la giustizia.

Buona Pasqua ai pallonari romantici che andavano orgogliosi del loro presidente vedendolo a volte come il padre di famiglia; e anche a quelli che il calcio non è più come una volta, chi c’è dietro chissàchilosa, americano, cinese, arabo, indinesiano, anonimo, in fondo cambia poco. In Fondo del Bahrein è anche meglio.

Buona Pasqua agli speranzosi che hanno eletto il loro campione a simbolo da imitare nella vita e che sono tentati di rivolgersi al sito Trova il Lavoro Che Hai Sempre Desiderato In Canada.

Buona Pasqua a quelli che Cristiano Ronaldo ormai è finito: ieri ne ha fatti altri tre (al Norwich), sessantesima tripletta in carriera. Quando si registrano simili exploit mi tornano in mente le parole di Roberto Baggio che mi rivolse questo invito: «Non metterti mai contro i campioni, i campioni non muoiono mai».

Buona Pasqua a M’Bala Nzola, sostituito da Motta durante Spezia-Inter perché non riusciva a togliersi l’orecchino. E auguri alla terna e al quarto uomo presenti al Picco ai quali il gioiello dell’angolano era sfuggito, così come non era stato considerato dallo staff e derivati spezzini. Tutta la mia solidarietà al giocatore e ai distratti d’Italia.

Buona Pasqua agli stilisti (si fa per dire) che disegnano le terze e le quarte maglie in funzione del merchandising più aggressivo. Ieri all’Allianz non si è giocata Juve-Bologna, ma Anderlecht-Borussia Dortmund (questa è di Caressa).

Buona Pasqua a chi ha deciso di tornare allo stadio, anche se lo stadio vecchio e poco concorrenziale con la televisione un senso non ce l’ha. Rivedere gli impianti pieni di gente, dopo due anni di pandemia, è davvero incoraggiante e dovrebbe indurre i presidenti a investire nelle infrastrutture. Sul serio però.

Buona Pasqua anche ai disinformatori di professione, ai troppi cazzari da social (sia chiaro: sul web c’è anche gente che lavora seriamente) e a chi puntualmente casca solo nella rete. Pescioloni.

Buona Pasqua ai giovani che hanno tanta curiosità e voglia di fare e sempre meno occasioni.

Buona Pasqua ai lettori del Corriere dello Sport-Stadio e alle decine di migliaia di persone che credono ancora nel giornalismo fatto con passione, conoscenza e competenza.

Buona Pasqua alla carta. Bianca. Con quello che costa oggi, in tempo di guerra, è meglio evitare di pulircisi il cu..., come da indimenticabile invito di Totò.


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