La Salernitana non si ferma più: 2-1 al Venezia e sorpasso al Cagliari

Quarto successo nelle ultime cinque gare per Nicola che con i gol di Bonazzoli e Verdi vince il recupero della 20ª giornata, lasciando il terzultimo posto ai sardi (prossimi avversari). Inutile la rete di Henry per i lagunari, al decimo ko di fila e ormai a un passo dalla B
La Salernitana non si ferma più: 2-1 al Venezia e sorpasso al Cagliari
7 min

SALERNO - La Salernitana non si ferma più e fa un altro importantissimo passo verso quella salvezza che sembrava utopia appena qualche settimana fa. La squadra di Nicola, spinta dalla bolgia di un Arechi strapieno, supera infatti per 2-1 il Venezia nel recupero della 20ª giornata (match non disputato il 6 gennaio per i troppi casi di Covid in casa granata) e dopo il pari in casa dell'Atalanta centra la quarta vittoria nelle ultime cinque gare giocate. Un successo che consente ai campani di uscire fuori dalla zona retrocessione e tornare padroni del proprio destino grazie al sorpasso sul Cagliari ora terz'ultimo (un punto sotto) e prossimo avversario della seconda 'finale' in programma domenica prossima (8 maggio, ancora all'Arechi). Sono Bonazzoli su rigore e Verdi a piegare i lagunari di Soncin (inutile il momentaneo pari di Henry), che incassano il decimo ko di fila e restano in fondo alla classifica (a -7 dalla stessa Salernitana a tre giornate dalla fine) dove sembrano ormai destinati ad aspettare solo l'aritmetica certezza della retrocessione in Serie B.

Bonazzoli accende l'Arechi

Tra i padroni di casa torna Radovanovic al centro della difesa mentre in attacco tocca ancora al tandem d'attacco Bonazzoli-Djuric, con l'ex Mazzocchi (il cambio di casacca a gennaio) e Zortea sulle fasce. Sull'altro fronte Soncin, dopo aver debuttato al posto di Zanetti perdendo sul campo della Juve, opta per Aramu alle spalle di Okereke-Henry e concede una chance da titolare a Svoboda in difesa e a Peretz in mediana. L'avvio è scoppiettante e c'è subito un brivido per i tifosi di casa, con Ceccaroni che scalda i guantoni del portiere granata Sepe già al 1'. Scampato il pericolo la Salernitana replica immediatamente e la gara si sblocca: su cross da corner Fazio trova la girata e la palla finisce sul braccio lardo di Ceccaroni, il Var richiama al video Mariani che dopo aver rivisto l'episodio al video indica il dischetto. Proteste dei lagunari e scaramucce in campo, passa qualche minuto ma Bonazzoli resta lucido e freddo, infilando poi con il sinistro Meanpaa (che resta fermo) e festeggiando così il suo nono (pesantissimo) gol in campionato (7').

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Il Venezia non punge

Il Venezia accusa il colpo e non riesce a prendere campo, mentre i campani riescono a tenere il baricentro alto e al 21' sfiorano il raddoppio: sugli sviluppi un altro calcio d'angolo Ederson ci prova di tacco e la palla sfila di poco a lato. La reazione del Venezia è affidata a un destro di Caldara, murato da Radovanovic al 26', mentre sull'altro fronte è potente ma troppo centrale il destro rasoterra di Fazio dopo il tocco di Mazzocchi su una punizione a due dai 25 metri (26'). Molto più pericolosi i granata quando attaccano e dopo il secondo giallo rischiato dal lagunare Ceccaroni, graziato dall'arbitro per la trattenuta su Mazzocchi, vanno di nuovo vicini al raddoppio proprio su una punizione calciata dall'esterno: cross e rovesciata di Gyomber che non inquadra la porta, Bonazzoli rispedisce la palla nel cuore dell'area dove né Fazio né Dujric trovano però la zampata risolutiva. Un destro di Oreke (in fuorigioco) parato da Sepe è l'ultima occasione di un primo tempo che si chiude dopo due minuti di recupero con la Salernitana avanti di un gol e il pubblico dell'Arechi che non smette di cantare.

Henry illude, Verdi sorpassa

Al rientro in campo nel Venezia c'è Ullmann al posto di Haps ma il primo a cercare è Aramu, che con il sinistro calcia a lato su punizione. Gli ospiti non hanno più niente da perdere e sono costretti ad attaccare, ma Sepe è reattivo e sventa il pericolo sulla conclusione dal limite scagliata da Okereke (56'). Il portiere di casa si salva poi poco dopo anche sul colpo di testa di Caldara (bello il cross da Aramu) ma deve arrendersi al tap-in di Henry, che fa 1-1 e gela l'Arechi (58'). La Salernitana prova a scuotersi con Ederson (che fa però il solletico a Maenpaa), mentre Nicola inserisce prima Verdi e Kastanos (fuori Bonazzoli e Lassan Coulibaly) e poi il secondo portiere Belec al posto di Sepe, che chiede il cambio per infortunio (64'). Soncin risponde gettando nella mischia Busio e Crnigoj (per Okereke e Peretz) e non può esultare quando Caldara manca di poco lo specchio in girata (65'). I granata sembrano in difficoltà ma a far scattare nuovamente la scintilla sono proprio i nuovi entrati: un rimpallo tra Svoboda e Kastanos favorisce Verdi, che addomestica il pallone e poi con il sinistro 'fulmina' il portiere. A un quarto d'ora dalla fine dentro anche Ruggeri tra i granata (fuori Zortea) e Nsame tra gli ospiti (al posto di Svoboda), con l'Arechi a contare i minuti che separano dal triplice fischio e un Venezia intenzionato a non arrendersi: sinistro a giro di Aramu su punizione e palla che esce a centimetri dall'incrocio (83'). Johnsen per Mateju è l'ultima mossa di Soncin, Perotti al posto di Djuric quella di Nicola (84') ed è proprio l'ex Roma a prendersi il fallo che costa il secondo giallo e l'espulsione ad Ampadu (89'). Nei cinque minuti di recupero non ci sono più brividi e al 95' può esplodere la festa dell'Arechi.

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