Milan, Elliott e RedBird alleanza Scudetto

La cessione della società ad una svolta: closing vicino. L’attuale proprietà può restare con una quota di minoranza. Idea media company, c’è pure la star Nba Lebron
Milan, Elliott e RedBird alleanza Scudetto© LAPRESSE
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MILANO - La prossima sarà una settimana rovente sul fronte societario. Il Milan molto presto avrà un nuovo proprietario, una nuova svolta epocale è davvero ad un passo. Le trattative per la vendita del club dal fondo Elliott a Red Bird Capital Partners è davvero vicina, addirittura secondo l’autorevole Bloomberg i due colossi americani avrebbero già firmato un contratto preliminare, e ciò vorrebbe dire che nel giro di qualche giorno potrebbe esserci anche l’atto conclusivo, ovvero il closing. Sono ore frenetiche, di rumors e indiscrezioni, ma oggi c’è un appuntamento troppo importante per la storia del club e l’attuale proprietà sarà rappresentata sicuramente da tutta la dirigenza e membri importanti della famiglia Singer nello stadio di Reggio Emilia. Da domani però ripartirà il dialogo con il gruppo di Gerry Cardinale per procedere verso la conclusione dell’affare.

La tipologia di progetto

L’idea di base, che ha portato la proposta americana a superare nettamente quella messa sul tavolo tempo fa da Investcorp, fondo del Bahrain che si è ritirato dalla corsa, prevedrebbe una sorta di partnership tra Elliott e Red Bird. L’attuale proprietà del Milan infatti manterrebbe una quota di minoranza e cederebbe il club ad una cifra vicino a 1,3 miliardi di euro, ma che nel corso dei prossimi anni potrebbe salire a 1,8 milioni se dovessero verificarsi determinati fattori, uno su tutti la costruzione del nuovo stadio. Il progetto di Red Bird sarebbe quello di realizzare sinergie tra il calcio e altri settori, un progetto media company come avviene già negli Stati Uniti in cui gli show televisivi con gli sportivi vanno per la maggiore. Sono in atto delle importanti collaborazioni con personaggi dal calibro di Lebron James, inoltre il fondo gestito dall’italoamericano Cardinale ha rapporti stretti con società di NFL, golf e basket.

Il futuro

Red Bird gestisce un capitale di 6 miliardi di dollari ma a breve conta di raddoppiare gli introiti e l’avventura al Milan potrebbe dare l’impulso definitivo al gruppo di Gerry Cardinale, che già può contare innumerevoli collaborazioni nel mondo dello sport e non solo. Infatti le partecipazioni non si limitano alle squadre, come il Liverpool o il Tolosa (in quest’ultima la quota di partecipazione è all’80%), ma Red Bird aderisce in circa 32 società in diversi settori, compreso telecomunicazioni e informatica o servizi finanziari. Il fondo è nato nel 2014 e ha il quartier generale a New York, non molto distante dalla sede dal fondo Elliott, insieme hanno in mente di rilanciare il Milan a livello globale e lo faranno secondo un principio graduale. Il modello attualmente impostato dalla famiglia Singer verrà esteso anche ai nuovi investitori, ma si darà continuità al progetto con il prolungamento contrattuale di tutta la dirigenza e dell’attuale area manageriale, a partire da Maldini, Massara e probabilmente anche l’amministratore delegato Ivan Gazidis.


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