La Serie A cambia difesa: è caccia aperta ai centrali

Tranne Milan e Roma, tutte le big devono ricostituire la loro coppia. Perso Chiellini, rischiamo di salutare anche Koulibaly, De Ligt e Skriniar
La Serie A cambia difesa: è caccia aperta ai centrali© EPA
Alberto Polverosi
5 min

Si cercano centrali in difesa. Bravi, se possibile, ma soprattutto pronti e anche tanti. Si cercano i sostituti di Giorgio Chiellini (hai detto niente), di Skriniar, De Ligt, Koulibaly, Milenkovic, Bremer, li cerca (e sembra che li abbia finalmente trovati) anche Sarri per rifare la coppia della Lazio. Sono diventati merce pregiata, se il Psg (che in verità ha fama di spendaccione e quindi sotto questo profilo non fa molto testo) è pronto a versare 70 milioni all’Inter per Skriniar vuol dire che in giro c’è poco. Non perché Skriniar non sia un buon difensore, ma perché in un calcio-mondo normale non può mai valere quella cifra.
Ecco, iniziamo proprio da qui, dalla difesa dell’Inter che negli altri reparti è già stata sistemata e anche bene. Per Roberto Mancini la possibilità, in questo momento concreta, che Bastoni resti a Milano è una buona notizia: se in assoluto mancano difensori centrali, ne mancano ancora di più fra i calciatori italiani, meglio per la Nazionale se Bastoni resta in Serie A. In partenza è Skriniar per una cifra incredibile. Sul piano economico, se Marotta chiude anche questa operazione fa un altro affare. Ma lo fa anche sul piano tecnico se al posto dello slovacco prende Bremer, il miglior difensore marcatore della stagione scorsa. Chiedere informazioni a Vlahovic: sia con la maglia della Fiorentina che con quella della Juventus, il serbo non ha visto palla contro Bremer, difensore più duttile, più tecnico e più reattivo di Skriniar. Ma l’Inter non perderebbe molto nemmeno se al suo posto arrivasse Milenkovic, meno forte di Bremer però pure lui dotato fisicamente e notevole per lo stacco anche in area avversaria. Milenkovic, abituato alla difesa a quattro di Italiano, passando all’Inter dovrebbe rinfrescare il ricordo della difesa a tre dell’anno precedente; per Bremer, sotto questo profilo, nessun problema.

Chiellini e De Ligt

La Juve vorrebbe Koulibaly, così Allegri potrebbe tirare un bel sospiro di sollievo. Il capitano del Senegal campione d’Africa gioca in Italia dal 2014 e nel nostro campionato è diventato, in questi otto anni, uno dei migliori difensori centrali, se non il migliore. Ha tutto: forza, statura, elevazione, visione di gioco, temperamento, è un leader nato, uno a cui non si può insegnare più nulla, con un colpo da grande difensore, l’artigliata in scivolata. Come rendimento, ha avuto una flessione nell’inverno scorso, quando è rientrato dalla Coppa d’Africa, ma in otto stagioni, passando da Rafa Benitez, a Sarri, ad Ancelotti, a Gattuso e infine a Spalletti (che stravede per il suo gigante) non ne ha sbagliate una. Nella Juventus non sarebbe il sostituto di De Ligt, ma di Chiellini. Stessa leadership, stessa forza persuasiva. Se il Napoli cede Koulibaly alla squadra che nell’ultimo campionato è arrivata direttamente alle sue spalle, sbaglia. Eccome se sbaglia. Senza KK (Juve o altrove), Spalletti fa un passo indietro anche se De Laurentiis gli porta Milenkovic. Passo indietro che potrebbe fare la Juventus se, dopo l’addio di Chiellini, decidesse di incassare i milioni per De Ligt: sostituirli entrambi, allo stesso livello, sarebbe impossibile. Gatti è una buona idea, ma uno come Allegri ci va con calma.

Milenkovic e Bremer

Passando al secondo livello, rischiano Fiorentina e Torino che certo non possono trattenere i loro centrali, uno forte come Milenkovic e l’altro fortissimo come Bremer, se richiesti da squadre più ambiziose. Italiano e Juric avrebbero bisogno di rinforzi adeguati, anche se i viola possono sempre contare su Martinez Quarta, che nella stagione scorsa è stato accantonato per fare spazio al sorprendente Igor. Sarri aspetta notizie ufficiali su Romagnoli. Nel campionato scorso, fra i portieri e i difensori centrali non sono mancati problemi alla Lazio. Dopo la scommessa-Gila, di sicuro arriverà anche Casale, lanciato dall’Empoli due stagioni fa e consacrato dal Verona di Tudor. E’ un difensore affidabile che avrà bisogno di un “aggiornamento” passando alla difesa a quattro di Sarri. E a proposito di difensori già... aggiornati, ce n’è uno, di piede sinistro, che potrebbe entrare sul mercato visto le richieste, è l’empolese Viti, classe 2002, interessante, molto interessante. Solo due squadre, fra quelle di vertice, potrebbero restare con la difesa invariata, la prima è quella campione d’Italia, che perderà una riserva (Romagnoli) ma ritroverà la sua vecchia guida Kjaer e comunque con la coppia Kalulu-Tomori è arrivato lo scudetto, la seconda è quella di Mourinho.


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