Juve-Spezia 2-0, nuova magia di Vlahovic e guizzo di Milik

I ragazzi di Allegri si impongono sui liguri grazie a una punizione del serbo e al primo gol in bianconero del polacco: si rivede Di Maria, applausi per Paredes in tribuna
Juve-Spezia 2-0, nuova magia di Vlahovic e guizzo di Milik© ANSA
Adriano Stabile
5 min

Vinta la partita per prendere Leandro Paredes (presente stasera sugli spalti dell'Allianz Stadium), la Juventus trova il successo anche contro lo Spezia di Gotti, battuto per 2-0 senza troppa fatica nella quarta giornata di Serie A. I ragazzi di Allegri, che tornano alla vittoria dopo i pareggi con Samp e Roma, salgono al terzo posto grazie a una nuova magia su punizione di Vlahovic, che entra nel club di Pjanic, Pirlo e Del Piero, gli unici capaci di segnare in due gare di fila su calcio piazzato in maglia bianconera negli ultimi 18 anni. Nel finale poi arriva anche il primo gol nella Juve per Milik, che mette al sicuro il risultato. Resta qualche rimpianto allo Spezia, che gioca senza timore per larghi tratti di partita, creando però pochissimi pericoli sotto la porta avversaria.

Lampo di Vlahovic su punizione, Szczesny ko

La formazione bianconera si presenta con Gatti al centro della difesa accanto a Bremer: per l’ex calciatore del Frosinone, che vince il ballottaggio con Rugani come vice Bonucci, è l’esordio in Serie A dopo l’assaggio in azzurro di giugno. Danilo si sposta sulla fascia destra mentre a centrocampo sono confermati Miretti e Rabiot, quest’ultimo uscito con i crampi contro la Roma. Davanti c’è Kean al posto di Kostic. In panchina si rivede Di Maria, nuovamente disponibile dopo il problema muscolare rimediato con il Sassuolo alla prima giornata. Lo Spezia, privo di Ekdal, Verde, Maldini, Amian e Ferrer, risponde con il consueto 3-5-2 di questa stagione: Hristov è preferito a Caldara sulla linea di difesa mentre in mediana Kovalenko relega Agudelo inizialmente tra i rincalzi. Il tandem d’attacco è formato da Nzola e Gyasi. Allegri aveva chiesto di aggredire gli avversari sin dall'inizio e i suoi ragazzi rispettano le consegne. Dopo alcuni minuti di pressione bianconera, il match si sblocca al 9' su calcio di punizione: Vlahovic replica in fotocopia la prodezza vista contro la Roma, infilando il pallone sotto l'incrocio dei pali con un sinistro magistrale. Avanti di un gol, la Juve ha un brivido al 16'. quando Gyasi batte Szczesny con un preciso pallonetto, ma l'arbitro Colombo di Como fischia il fuorigioco, che al replay appare netto. Al 28' Vlahovic ha l'occasione per raddoppiare, ma il suo colpo di testa, su angolo di Cuadrado, è alto. I padroni di casa arretrano un po', abbassando il ritmo, e lo Spezia prova ad approfittarne, guadagnando campo senza però centrare il bersaglio. L'unico brivido per i bianconeri nasce dal preoccupante infortunio di Szczesny, che al 41' cade male su un'uscita alta e si procura una brutta distorsione alla caviglia destra: il portiere polacco esce in barella, sostituito da Perin.

Il saluto di Paredes, riecco Di Maria, gol di Milik

Nell'intervallo del match, i tifosi juventini si godono per qualche minuto l'ultimo arrivato Paredes, che saluta il suo nuovo pubblico da un palchetto dell'Allianz Stadium e alza al cielo la maglia bianconera a mo' di sciarpa. Al rientro dalla pausa, la Vecchia Signora continua a essere troppo timida, così, al 53', Allegri cambia spartito, inserendo Di Maria e Kostic al posto di Cuadrado e Kean. Tra gli Aquilotti, poco più tardi, entrano Agudelo e Strelec per Kovalenko e Gyasi. Al 66' Dragowski è prodigioso su un nuovo colpo di testa di Vlahovic, che stavolta inquadra la porta su azione di calcio d'angolo. L'azione della Juve però non è convincente e Allegri urla in panchina per scuotere i suoi. Nel finale di gara trova spazio anche il nuovo acquisto Milik, che sostituisce Vlahovic e firma il raddoppio al secondo minuto di recupero, su assist di Miretti, forse il migliore in campo all'Allianz Stadium stasera. Ritrovata la vittoria, i bianconeri sono ora attesi da due test probanti in trasferta: sabato prossimo c'è la Fiorentina in campionato, martedì 6 la prima di Champions sul campo della corazzata Psg. Il gioco non è ancora spumeggiante, ma con un Vlahovic così (4 gol in 4 partite di campionato), Allegri può ben sperare.


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