Lazio-Napoli 1-2: super Kvaratskhelia e Kim riportano Spalletti in vetta

A Sarri non basta la rete iniziale di Zaccagni. Pali colpiti dal talento georgiano e da Osimhen
Lazio-Napoli 1-2: super Kvaratskhelia e Kim riportano Spalletti in vetta© ANSA
Pasquale Salvione
5 min

Il Napoli sbanca l’Olimpico e si riprende, almeno per una notte, il primo posto in classifica insieme al Milan. Kim e Kvaratskhelia firmano il successo in rimonta all’Olimpico con la Lazio, alla quale non basta il vantaggio iniziale firmato da Zaccagni. È la prima sconfitta per Sarri, che esce dal campo infuriato insieme con la sua squadra con l’arbitro Sozza (rigore chiesto per un contatto fra Mario Rui e Lazzari). Torna a vincere invece Spalletti, che, dopo due passaggi a vuoto con Fiorentina e Lecce, ritrova a Roma la sua squadra, nell’ultima ora di gioco scintillante dopo un inizio molto difficile.

Apre Zaccagni, risponde Kim

La notte dell’Olimpico ha regalato una partita di alto profilo tattico e di confronto fra eccellenze in panchina. La Lazio ha avuto la fortuna di sbloccarla subito, alla prima vera azione pericolosa. Una percussione di Felipe Anderson ha innescato Zaccagni, il suo angolato destro rasoterra dal limite ha fulminato Meret. Un vantaggio che ha esaltato i biancocelesti, che hanno trovato equilibrio in campo e sono riusciti a lungo a gestire senza problemi. La squadra di Spalletti ha accusato il colpo, ma soprattutto non è riuscita a costruire niente per oltre mezz’ora. Solito giro palla lento e sterile e incapacità di trovare spazi per verticalizzare, anche perché la Lazio si è difesa con grande organizzazione. A scuotere il Napoli dall’anonimato ci ha pensato Kvaratskhelia, che si è acceso all’improvviso: una clamorosa occasione fallita dopo un pallone scippato a Milinkovic e un incredibile palo centrato con un bolide dai 20 metri. È cresciuta con il passare dei minuti la squadra di Spalletti (primo tempo con il 66,7% di possesso) e ha trovato il pareggio su calcio d’angolo, Kim ha colpito di testa e Provedel ha respinto qualche centimetro dietro la linea. L’arbitro Sozza ha convalidato grazie alla segnalazione sul suo orologio della Goal line Technology. Il sorriso azzurro è durato poco, perché prima dell’intervallo Lozano è stato costretto a uscire in barella dopo uno scontro di testa con Marusic (dentro Politano).

Kvaratskhelia firma il successo

Dagli spogliatoi è tornato in campo un Napoli indemoniato, che ha sorpreso la Lazio e costruito palle gol a ripetizione: Kvara ne ha sbagliate due in pochi minuti, lo stesso ha fatto Osimhen (in una ha preso un palo di testa), una invece quella sprecata da Zielinski. Sarri è corso ai ripari con Pedro e Vecino al posto di Zaccagni e Luis Alberto, ma non è riuscito a fermare la veemenza del Napoli che ha trovato il vantaggio ancora con Kvara, al quarto gol in campionato, che ha superato Provedel con un potente destro su invito di Anguissa. La Lazio ha reagito con Vecino (destro alto), Felipe Anderson (girata di testa con grande parata di Meret) e ha protestato a lungo per una gomitata in corsa in area di Mario Rui a Lazzari: l’arbitro Sozza non l’ha ritenuta da rigore e il Var non è intervenuto. Sarri ha dato spazio anche a Basic, Hysaj e Cancellieri (fuori Cataldi, Lazzari e Felipe), Spalletti ha risposto con Elmas, Raspadori, Ndombele e Olivera per Zielinski, Kvara, Lobotka e Mario Rui e ha tremato solo in pieno recupero per un’occasione fallita da Pedro. Alla fine ha fatto festa solo il Napoli, all'Olimpico si è ritrovato.

Lazio-Napoli 1-2: tabellino e statistiche

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