ROMA - Milan-Napoli sul filo: ultimo dei sei minuti di recupero. Davanti a Meret un traffico da ora di punta con anche Maignan pronto a buttarsi dentro alla ricerca del pareggio dopo che Politano, Giroud e il Cholito erano già entrati nel tabellino sotto la dicitura marcatori. Kim Min-jae, nel corso della gara, aveva cambiato due volte l'espressione del suo viso concedendo due sorrisi in occasione dei gol azzurri. Poi era rimasto imperturbabile come la statua di Buddha nel tempio di Bongeunsa a Seul.
L'URLO DI KIM - 96'05'' Bennacer lancia in area per l'assalto finale del Milan: Brahim Diaz colpisce di testa sulla linea dell'area piccola indirizzando verso la porta azzurra ma il pallone viene intercettato dalla gamba sinistra di Kim che la devia in angolo e subito dopo lancia un urlo incredibile che ha superato il boato degli oltre settantamila presenti a San Siro. Il volto di Kim in un attimo ha assunto una fisionomia mai vista neppure in occasione dei suoi due gol realizzati da quando veste la maglia del Napoli. La doppia carezza di Meret sulle spalle del sudcoreano a sottolineare la prodezza del centrale. Mariani di Aprilia per non farsi parlare dietro ha tirato avanti oltre il 97esimo minuto allungando il brodo oltremisura di una trentina di secondi, ma ormai l'urlo di Kim aveva gelato l'ultima speranza rossonera: Milan 1, Napoli 2. The End.