Salernitana-Juve, le pagelle bianconere: poesia Di Maria, Locatelli sale

I voti degli uomini di Allegri dopo il successo di Salerno
Salernitana-Juve, le pagelle bianconere: poesia Di Maria, Locatelli sale© Juventus FC via Getty Images
Antonio Giordano
3 min

Juventus

Allegri (all.) 7

La Juventus è lui: allenatore, psicologo, manager, fratello maggiore, genitore affettuoso oppure burbero. Intorno, ci sono le macerie, e Max diventa l’architetto di un universo.

Szczesny 6

Toglietegli il freddo da dosso, perché nessuno ha la forza di scaldarlo.

Danilo 6

Con la dedizione che serve per domare la crisi e non rischiare mai niente.

Bremer 6,5

Pronti, via (7’) e sta lì a chiudere su Dia, che ha sul destro un pallone d’argento divenuto improvvisamente di legno. Poi, tutto quello che occorre.

Alex Sandro 6

Soffoca Coulibaly e diventa la piattaforma per la costruzione dal basso.

De Sciglio 6

Una gamba che vorrebbe andare ma gradisce occupare la corsia e contenere ogni forma di preoccupazione.

Iling-Junior (35’ st) sv

Può assaporare ancora serie A.

Miretti 6,5

Aggredisce l’area, ispira con il taglio l’apertura di Di Maria, il rigore è il suo e poi anche altro. Ma la sorte gli è nemica e deve uscire in barella.

Fagioli (43’ pt) 6,5

Coglie l’attimo, la palla orizzontale di Nicolussi Caviglia, illumina Vlahovic per il 3-0.

Locatelli 6,5

Non entra in fretta nella partita, poi si scioglie, attacca, va vicino al gol ma chiede il pallone, lo vuole, lo amministra.

Rabiot 6

Dev’essere il giallo immediato a togliergli qualcosa: si sposta sul centro-destra, cerca un campo che non c’è e rimane a chiudere (ma bene).

Kostic 6 Sente che quel pallone possa arrivare sino a lui e si fa trovare sulla svirgolata di Vlahovic. L’istinto, in certi casi, è una dote.

Cuadrado (17’ st) 6

Forze fresche, turnover naturale. Qualche corsetta.

Di Maria 7

L’esterno sinistro per arrivare a Miretti è poesia. Distribuisce perle che strappano l’ammirazione e spingono Allegri a starsene in panchina e a gustarselo ancora (pure sulla traversa).

Chiesa (17’ st) 6

Un destro non male ma impreciso e comunque minuti che aggiunge.

Vlahovic 8

La felicità è adesso, un rigore, una ciabattata che diventa assist, la doppietta e la personalità che Madame avverte su di sè. E’ tornato.

Kean (35’ st) sv

Palloni giocabili ce ne sono e lui prende il palo.


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