Procura Figc, chiesti sei mesi di squalifica per Trentalange

La decisione sull'ex presidente dell'Aia (sentenza di primo grado) è attesa già in giornata
Procura Figc, chiesti sei mesi di squalifica per Trentalange© ANSA
Giorgio Marota
2 min

La procura della Figc, guidata da Giuseppe Chiné, ha chiesto 6 mesi di inibizione nei confronti di Alfredo Trentalange, ex presidente dell’AIA dimessosi in seguito al caso del procuratore arbitrale Rosario D’Onofrio, arrestato per traffico internazionale di stupefacenti. La richiesta è arrivata nel corso dell’udienza odierna, durata oltre tre ore, al Tribunale federale nazionale. Nella requisitoria, la procura federale ha tenuto conto della continuazione tra gli illeciti contestati e della circostanza (attenuante) relativa alle dimissioni dello stesso Trentalange da ogni carica dell’AIA. Trentalange ha fatto un passo indietro dopo l’arresto del procuratore per potersi difendere libero da ogni carica politica. La decisione (sentenza di primo grado) è attesa in giornata.

Trentalange, le parole del legale

Il deferimento era infondato prima e lo è anche adesso - ha spiegato l’avvocato Paolo Gallinelli, legale di Trentalange, uscendo dall’udienza in via Campania - Quello che poteva fare dal punto di vista politico lo ha fatto, dimettendosi da presidente”. Gallinelli ha aggiunto che “la procura della Figc si era opposta all’acquisizione degli atti tra i quali la carta intestata per dimostrare che le dichiarazioni fatte da D’Onofrio per essere autorizzato dalla corte d’Appello di Milano erano apocrife e false, almeno per avere un quadro fattuale completo. Il tribunale ci ha dato ragione acquisendo gli atti”. Il riferimento è alla falsificazione dei documenti, da parte di D’Onofrio, per ottenere i permessi durante gli arresti domiciliari, raggirando così anche la magistratura ordinaria.

Trentalange, cosa gli è contestato

 L’ex n.1 dell’Assoarbitri è stato deferito per il caso del procuratore D’Onofrio, arrestato per traffico internazionale di stupefacenti. Trentalange - che si dichiara estraneo ai fatti - è accusato tra le tante di aver omesso qualsiasi iniziativa per accertare l’integrità di D’Onofrio, di averlo protetto da un’indagine della commissione disciplinare e di aver reso dichiarazioni non veridiche durante il consiglio federale del 15 novembre 2022. 


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