Juve, Inter e Fiorentina, il folle aprile da 9 partite

Leggi il commento sul calendario delle tre formazioni impegnate in altrettante competizioni
Juve, Inter e Fiorentina, il folle aprile da 9 partite
Alberto Polverosi
3 min

Testa sul campo, senza la possibilità di respirare. Da sabato 1° aprile a domenica 30, Fiorentina, Juventus e Inter giocheranno 9 partite, divise fra campionato (5), Coppa Italia (2) e le tre coppe europee (2). Ma potrebbe succedere, anzi, alla Pinetina, a Firenze e alla Continassa sperano che succeda davvero, che due delle tre squadre in questione siano costrette a scendere in campo ogni tre giorni o poco più da sabato prossimo fino al 10 giugno, quando a Istanbul si giocherà la finale di Champions League che chiuderà la serie delle tre finali europee, dopo l’Europa League del 31 maggio e la Conference del 7 giugno. I conti sono presto fatti: se la Fiorentina e una da scegliere fra Juventus e Inter arriveranno in finale di Coppa Italia e in finale della rispettiva coppa europea, dovranno giocare 19 partite in 70 giorni o poco meno.

Parla solo Sarri

Sono troppe? Dovrebbero dirlo gli interessati, i giocatori e gli allenatori con i loro rappresentanti, ma anche o soprattutto i medici sportivi. La salute è un argomento delicato. Il problema non è solo italiano, Klopp mesi fa aveva denunciato i guasti di un calendario intasato fino alla follia, Guardiola lo stesso e da noi Sarri, a ciclo continuo, ripete con forza lo stesso ritornello. Eppure nessuno fa nulla. La Lega ha deciso di trasformare la Supercoppa in SuperSupercoppa (che in realtà come valore sportivo scende da coppa a coppetta) allargandola a quattro squadre e portandola lontano dall’Italia, perché là, in Arabia, pagano e pagano bene. Giocheranno durante la pausa invernale. Il modello è quello spagnolo, possiamo chiamarlo modello dollaro. Qualche protagonista interessato ha aperto bocca? Sarri parlerà solo se la Lazio arriverà seconda qualificandosi per una farsa/falsa semifinale di Supercoppa in Arabia? Conoscendo il suo pensiero sull’argomento non sarà entusiasta come invece lo sarà il suo presidente.

Poco spettacolo, tanti infortuni

Troppe partite e troppo stress uguale poco spettacolo e molti infortuni. Ma niente interessa come il denaro. In Italia, in Europa e nel mondo. Due giorni fa il presidente della Fifa Infantino ha firmato un accordo con Al-Khelafi, presidente dell’Eca (l’associazione europea dei club) fino al 31 dicembre 2030 per garantire una stabilità per le squadre nazionali e i club. Questa “stabilità” prevede un altro torneo, la Coppa del Mondo per club a cui dal 2025 parteciperanno 12 squadre europee. E ancora più stabile sarà il prossimo Mondiale con 48 nazionali, mai successo prima. Tutti zitti, ma se andiamo avanti di questo passo il calcio cambierà altre regole. Si allargheranno gli organici fino a 30-35 giocatori perché la Fifa, l’Uefa e tutte le associazioni di allenatori, giocatori, medici, dirigenti (quelli non vedono l’ora che accada) si metteranno d’accordo nel ridurre lo spazio fra una partita e l’altra. Si potrà giocare ogni 48 ore, magari cambiando 11 giocatori su 11. È una battuta? Per ora sì, è una battuta, perfino sciocca, ma domani potrebbe non esserlo più.


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