Attacco al calcio italiano, da Chiesa a Brozovic: ci portano via la qualità

Premier, arabi e non solo guardano alla A e vogliono tutto
Attacco al calcio italiano, da Chiesa a Brozovic: ci portano via la qualità
Fabio M. Splendore
6 min

Una volta ce li venivano a sottrarre a 16 anni, sfruttando il vuoto contrattuale per promettere un futuro carico di sterline. Erano gli Anni Novanta: Gennaro Gattuso, Samuele Dalla Bona, Enzo Maresca - i tre più celebri - ci scapparono dalla sera alla mattina così, senza che quasi ce ne rendessimo conto. Poi tornarono. Dietro a loro tanti ragazzi animati dalla stessa speranza, ma con carriere che si sono sgonfiate senza mantenere quello che sembravano poter far intravedere. Erano le fughe inglesi, attraversarono il sistema calcio per una quindicina di anni, dilagando anche oltre i nostri confini. E alla fine si arrivò a far nascere un cartello tra i grandi club d’Europa innescando un sistema di indennizzi per scongiurarle. Oggi invece arrivano (loro) e ce li portano via (i nostri) pagandoli a peso d’oro. È cambiata la metodica, è diverso l’obiettivo, si va dritti al top player senza accollarsi il rischio. Cambia (e di molto) l’entità dell’investimento, ma quello si gestisce a colpi di petrodollari o con le magnificenti risorse della Premier League, che basterebbero da sole. Se poi le forze si uniscono (leggi Newcastle), la miscela diventa esplosiva per chiunque. In Serie A, per essere chiari, impossibile alzare qualsivoglia barriera difensiva. Sandro Tonali è solo un esempio: valeva 50 milioni, mi presento con 80, incarto e porto via. Perché poi sono in grado di offrire 8+2 di ingaggio al giocatore e tutti vivranno felici e contenti. 

Da Verratti a Brozovic: le maxi offerte

Le maxiofferte non ci hanno mai spaventato troppo. Fanno parte del gioco, le abbiamo anche metabolizzate. In fondo quando il Psg prese Verratti era perché in Italia nessuno ebbe lo stesso coraggio. E poi Donnarumma. E poi Jorginho. Il problema è che quello di adesso rischia di essere un saccheggio. E che la vicenda Tonali (ieri pomeriggio le visite a Cluj, in Romania, lasciando per qualche ora il ritiro della Under 21 per seguire lo staff sanitario dei Magpies) non è la punta di un iceberg da scoprire. L’iceberg si nota già tutto, bello chiaro, e a queste temperature torride della prima estate rischia di vedere il calcio italiano magari arricchirsi (o ripianarsi), ma sciogliersi sotto il profilo della qualità tecnica. La Premier e gli arabi, a turno o insieme: sono loro gli aggressori del Sistema Italia. E stanno puntando gli obiettivi in ordine sparso. Prendiamo l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo: lunedì è atteso il definitivo rilancio per chiudere la vicenda Brozovic, iniziata con un’offerta da 15 milioni e una richiesta da 25, proseguita con un rialzo a 18 (verbale) e in attesa dell’ultima assestata. Ma fosse finita lì... Il Pif, Fondo sovrano saudita, ha virato verso Napoli puntando anche Lozano e Lobotka con l’idea di prenderli entrambi. Per il Chucky c’è anche Al-Ahly. Per ora De Laurentiis tiene il punto. Vedremo. Tutto questo mentre Kim sembra sempre più vicino al Bayern che ha scompaginato il fronte di Manchester dove era sfida aperta tra lo United (alle prese con il cambio di proprietà che rallenta un po’ le manovre di mercato) e il City, subentrato ad alimentare il derby. Va ancora sistemato qualche ostacolo burocratico, ma il club bavarese è molto determinato a chiudere. 

La Premier vuole fare bottino pieno

Dove il Bayern prende vantaggio e dove è in stand by restando vigile. Arriviamo a Federico Chiesa e alla sua insofferenza rispetto ad una stagione più ombre che luci, senza che il feeling con Allegri scattasse mai davvero. È storia di due settimane fa, raccontata su questo giornale, con i tedeschi che avevano cominciato a fare qualche ragionamento, sapendo di non essere soli. Liverpool e Aston Villa erano lì, attente a respirare l’aria. E con loro il Newcastle, che ora prova ad accelerare: potrebbe anche aver promesso a Tonali un altro italiano in squadra, per farlo sentire meno solo. Federico sarebbe il profilo perfetto, il valore, 40 milioni compresi i bonus, potrebbe schizzare di dieci per rendere l’operazione in uscita ancora più ghiotta per la Juve. Con Chiesa c’è anche Vlahovic, altro profilo interessante per il progetto dei Magpies, scatenati. C’è chi dice che da qui a breve potrebbero ripresentarsi in casa rossonera e portare altri 80 milioni per Theo Hernandez. Senza pensare che qualcuno dà il Chelsea in agguato, in attesa di far quadrare un po’ di numeri per provare a tuffarsi su Maignan: impresa improba, ma a 80-100 se ne parlerebbe eccome. Chi fa prima fa banco. Tutto questo, restando ai portieri, mentre è sicuramente molto più in fermento la pista Onana-United (ma l’Inter non scende da 60 milioni). E Vicario è andato al Tottenham: 20 milioni, nel week end, massimo lunedì, visite e firme. Parliamo del portiere sugli scudi di casa nostra. Via anche lui. Se non è saccheggio questo... 

 


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