Se quattro punti, o forse sette visto che Inzaghi ha una gara da recuperare, valessero 140 milioni ci vorrebbe una finanziaria per vincere il campionato. Eppure questo è il peso economico di una differenza tra Inter e Juve che i numeri certificano essere più ampia del distacco attuale in classifica. Va bene l’età media (26 quella dei bianconeri, 29 per i nerazzurri), il gap di esperienza (Allegri dà agli over 30 il 23% del minutaggio complessivo, Simone il 40%) e l’abitudine a competere a certi livelli (i calciatori di Max hanno 406 partite in Champions, quelli del collega 652), ma è soprattutto nella stima delle due rose che viene scavato un solco profondo.
Serie A, valori rose: Juve fuori dal 'podio'
Secondo Transfermarkt, a sessione di mercato appena ultimata il roster dell’Inter registra un valore di 588,85 milioni di euro, con un +12,5% rispetto a settembre grazie all’arrivo di Buchanan e alla crescita esponenziale di calciatori come Thuram (da 32 a 55 milioni) e Dimarco (da 35 a 50); più in generale, Inzaghi può contare su un roster quotato dagli esperti circa 20 milioni in meno rispetto a quello della stagione dell’ultimo scudetto con Antonio Conte in panchina (2021). In quei giorni era proprio la Juve (di Pirlo) a comandare le classifiche con quei 689,6 milioni eredità di un passato di vacche grasse e trionfi, mentre oggi la Signora è solamente quarta (454 milioni) ed è preceduta anche da Napoli (535,15 milioni) e Milan (524). Di fatto, nonostante la speranza di riportarsi a -1 sfruttando il turno favorevole (Roma-Inter e Juve-Udinese), Allegri continua a ritenere che l’obiettivo stagionale sia «il ritorno in Champions». Ben consapevole però che tra le big del campionato la sua è quella che rende meglio rispetto alla valutazione degli algoritmi. Quando si dice che il lavoro paga. Alcuni esempi: il Napoli è secondo per quotazione ed è 7° in classifica, il Milan e la Roma stanno rendendo tanto quanto costerebbero i cartellini (3ª e 5ª), la Fiorentina è 7ª per valore e 8ª in A, e solo l’Atalanta, in zona Champions con la sesta rosa, scala due posizioni come Vlahovic e compagni; con la differenza che Gasp ha un punto di vantaggio sulla quinta posizione e Allegri 15.
Lazio, deprezzamento del parco atleti
Questo mese di gennaio ha permesso alla Juve di migliorarsi con gli arrivi di Alcaraz e Djaló e in generale ha portato a due sorpassi in A: comprando Baldanzi, la Roma ha scavalcato l’Atalanta diventando la quinta forza economica, mentre il Cagliari ha superato di slancio Lecce, Empoli e Verona. Da una finestra di mercato all’altra il Frosinone si è rivalutato dell’86,9% (da 54 a 102 milioni), il Bologna del 30,5% e il Genoa del 21,7% nonostante l’addio di Dragusin, mentre Verona ed Empoli sono precipitate (-25%). Significativo il crollo della Lazio: senza fare mercato, si ritrova comunque con un -15,1% in termini di deprezzamento del parco atleti. È la conseguenza del campo: ripartiva da vicecampione d’Italia e oggi si trova a -19 dal secondo posto.
Juve, paga il lavoro di Allegri con i giovani
Il lavoro di Max con i giovani e non solo ha portato a una rivalutazione complessiva della rosa del 22%: i calciatori che lui ha trovato nel 2021-22, e che allena tuttora, oggi valgono circa 70 milioni in più. Alla Signora ora non resta che continuare ad abbattere il monte ingaggi più oneroso (125,8 milioni) condizionato dalle scelte del passato. L’Inter prosegue invece la sua marcia verso l’élite del calcio mondiale (119,5 milioni) e a breve potrebbe prendersi anche il primato italiano degli stipendi.