(31) Perché l’Udinese, dopo la salvezza conquistata, non ha confermato Cannavaro?
«Non lo sa neppure lui, Cannavaro. I friulani hanno puntato su una novità e in panchina ora c’è l’austriaco Kosta Runjaic, prelevato dal Legia Varsavia».
(32) In meno di due anni Ranieri ha portato il Cagliari in A e l’ha salvato. E’ un’eredità pesante per Nicola.
«Ma anche lui è abituato alle imprese, come a Crotone, a Salerno e ad Empoli. Luvumbo-Piccoli è una bella coppia di attaccanti».
(33) Monza e Verona hanno cambiato l’allenatore, vale lo stesso discorso fatto per Nicola: mica facile per Nesta e Zanetti rimpiazzare Palladino e Baroni.
«No, non sarà per niente facile. Nesta a Monza avrà però l’appoggio di Galliani».
(34) E Zanetti a Verona?
«Deve far dimenticare l’esonero di Empoli».
(35) La Serie A partirà senza allenatori di primo livello, allenatori scudettati in Italia e/o all’estero come Mourinho, Allegri, Pioli, Sarri e Ranieri. A questi dobbiamo aggiungere anche Ancelotti, Mancini e Spalletti che hanno scelto strade diverse dalla Serie A. Ci saranno meno idee?
«No, le idee continueranno a circolare, anche sotto la spinta di giovani allenatori che, a differenza degli anni passati, stanno trovando spazio ad alti livelli. Il riferimento è a Vanoli, Palladino, ma anche a Italiano e Thiago Motta. Mancheranno semmai l’esperienza e la capacità di trovare sempre una soluzione nei momenti più difficili».
(36) Sta prendendo sempre più spazio il sistema della difesa a tre.
«Sì, è il suo trionfo. Inter, Napoli, Atalanta, poi Genoa, Fiorentina, Empoli, Monza, Torino, Cagliari, Venezia e Udinese, più di mezza Serie A si schiererà con i tre difensori».
(37) Per ora l’acquisto più clamoroso qual è?
«Dobvyk. Un club di Serie A che strappa alla Liga spagnola il suo capocannoniere è qualcosa di sorprendente».
(38) Quale cessione renderà meno ricco il livello del campionato?
«Quella di Zirkzee al Manchester. E’ un talento formidabile che ha ancora spazio, tempo e modo per crescere. Mancherà al Bologna e a tutta la Serie A».
(39) C’è una grande scommessa?
«Ce ne sono diverse. Kean che non segna in Serie A da 829 minuti: sa che a Firenze passa il treno della sua carriera. Castrovilli che, causa infortunio, nelle ultime due stagioni sull’Arno ha giocato pochissimo: nella Lazio è atteso il suo rilancio. Zaniolo, per il quale si può fare un discorso simile a quello del suo amico Kean: se non lo raddrizza (calcisticamente parlando) Gasperini, non lo raddrizza nessuno».
(40) C’è stato un gran movimento per due ruoli, quelli più decisivi, il portiere e il centravanti.
«Cominciamo dai portieri. Sono arrivati De Gea (dopo 14 mesi di riposo assoluto...), Vasquez, Suzuki, Pepe Reina e hanno cambiato maglia Martinez, Audero, Di Gregorio, Gollini, davvero un gran movimento».