Inter-Atalanta, perché è come una finale: i segreti della sfida di Riyad

Alla 'Kingsdom Arena' la prima semifinale tra i campioni d'Italia di Simone Inzaghi e la Dea di Gasperini: quello che c'è da sapere
L'Inter sbarca a Riyad per la Supercoppa: accoglienza da re
Pietro Guadagno

MILANO - Secondo molti, è la finale anticipata. In sostanza, chi dovesse spuntarla stasera tra Inter e Atalanta, poi potrebbe avere meno difficoltà nel mettere superare la vincente della sfida tra Juventus e Milan, andandosi quindi a prendere la Supercoppa. Sicuramente le due formazioni nerazzurre sono le più in forma del campionato, ma la Signora e il Diavolo in una partita secca se la possono giocare con tutti - chiedere informazioni a Manchester City e Real - e, in ogni caso, anche alla luce delle rispettive posizioni in classifica, un trofeo darebbe sostanza e senso alla stagione. Inter e Atalanta, ad oggi, non sembrano avere questo tipo di necessità, sono in vetta alla Serie A assieme al Napoli e veleggiano sicure in Champions. Ma tutto ciò non significa certo che la Supercoppa è solo un di più.

I percorsi di Inter e Atalanta fino alla Supercoppa

L’Inter ha già dimostrato in questi anni di non voler trascurare alcun fronte. Basti pensare alla stizza con cui, la scorsa stagione, è stata accolta l’eliminazione dalla Coppa Italia. Inoltre, la truppa Inzaghi ha vinto le tre ultime edizioni della Supercoppa. Con questa, nel caso, verrebbe raggiunto il poker e il totale in bacheca arriverebbe a nove, agganciando proprio la Juve come primatista. Per l’Atalanta, invece, è un inedito assoluto già la sola partecipazione. Fino all’anno passato, nella sua storia, aveva vinto appena una Coppa Italia nel lontano 1963. Lo scorso maggio, però, l’Europa League conquistata a Dublino ha spezzato l’incantesimo, coronando la crescita esponenziale del club avviata dallo sbarco di Gasperini in panchina. Già, ma a Bergamo ci hanno preso gusto e hanno una gran voglia di regalarsi un’altra festa. Anche perché, ora più che mai, c’è la convinzione di potersela giocare contro qualsiasi avversario.


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I filotti di Inzaghi e Gasperini

Anche con l’Inter, evidentemente, seppure i precedenti da quando Inzaghi siede sulla panchina dei nerazzurri milanesi pendono tutti da una parte. Dopo un doppio pareggio nei primi due incroci, infatti, l’allenatore piacentino non ha lasciato nemmeno le briciole a Gasperini: 6 vittorie su 6, le ultime 2 addirittura per 4-0. Il confronto più recente è di fine agosto ed è stato, appunto, un monologo interista. Da allora, però, molto è cambiato. Entrambe le formazioni, infatti, avevano iniziato il campionato con il piede pigiato sul freno, in particolare l’Atalanta. Poi, sistemati spirito e condizione fisica, nonché qualche tassello in squadra, hanno fatto il vuoto e solo il Napoli è riuscito a resistere: filotto di 11 vittorie e 2 pareggi per De Roon e compagni, serie di 10 successi e 2 pareggi per la truppa di Inzaghi. Insomma, a Riyad arrivano nel momento migliore, con l’opportunità di mettere in scena un confronto spettacolare e senza esclusione di colpi.

Le differenze tra Atalanta e Inter

Sarà soprattutto Gasperini a dover dimostrare di aver individuato le armi per complicare la vita a Inzaghi, come ultimamente non è capitato. Già il fatto che mezza Atalanta sarà diversa da quella di agosto potrebbe essere il segnale per un’inversione di rotta. Allora, i bergamaschi avevano la difesa decimata, Lookman era out perché distratto dal mercato e De Ketelaere era entrato solo nella ripresa, a giochi fatti. Stasera, invece, ci saranno tutti, ad eccezione dell’infortunato Retegui, con l’unico dubbio tra Pasalic e Zaniolo sulla trequarti. L’Inter, invece, rispetto a fine estate (e all’undici tipo), deve fare a meno di Acerbi e Pavard, sostituiti senza particolari scompensi - anzi - da De Vrij e Bisseck, mentre a destra ci sarà la fisicità di Dumfries, visto che il jolly Darmian, appena recuperato, si accomoderà in panchina, pronto a coprire qualsiasi falla si dovesse aprire.

Supercoppa italiana, dove vedere in tv e streaming Inter-Atalanta e Juve-Milan


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MILANO - Secondo molti, è la finale anticipata. In sostanza, chi dovesse spuntarla stasera tra Inter e Atalanta, poi potrebbe avere meno difficoltà nel mettere superare la vincente della sfida tra Juventus e Milan, andandosi quindi a prendere la Supercoppa. Sicuramente le due formazioni nerazzurre sono le più in forma del campionato, ma la Signora e il Diavolo in una partita secca se la possono giocare con tutti - chiedere informazioni a Manchester City e Real - e, in ogni caso, anche alla luce delle rispettive posizioni in classifica, un trofeo darebbe sostanza e senso alla stagione. Inter e Atalanta, ad oggi, non sembrano avere questo tipo di necessità, sono in vetta alla Serie A assieme al Napoli e veleggiano sicure in Champions. Ma tutto ciò non significa certo che la Supercoppa è solo un di più.

I percorsi di Inter e Atalanta fino alla Supercoppa

L’Inter ha già dimostrato in questi anni di non voler trascurare alcun fronte. Basti pensare alla stizza con cui, la scorsa stagione, è stata accolta l’eliminazione dalla Coppa Italia. Inoltre, la truppa Inzaghi ha vinto le tre ultime edizioni della Supercoppa. Con questa, nel caso, verrebbe raggiunto il poker e il totale in bacheca arriverebbe a nove, agganciando proprio la Juve come primatista. Per l’Atalanta, invece, è un inedito assoluto già la sola partecipazione. Fino all’anno passato, nella sua storia, aveva vinto appena una Coppa Italia nel lontano 1963. Lo scorso maggio, però, l’Europa League conquistata a Dublino ha spezzato l’incantesimo, coronando la crescita esponenziale del club avviata dallo sbarco di Gasperini in panchina. Già, ma a Bergamo ci hanno preso gusto e hanno una gran voglia di regalarsi un’altra festa. Anche perché, ora più che mai, c’è la convinzione di potersela giocare contro qualsiasi avversario.


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