I filotti di Inzaghi e Gasperini
Anche con l’Inter, evidentemente, seppure i precedenti da quando Inzaghi siede sulla panchina dei nerazzurri milanesi pendono tutti da una parte. Dopo un doppio pareggio nei primi due incroci, infatti, l’allenatore piacentino non ha lasciato nemmeno le briciole a Gasperini: 6 vittorie su 6, le ultime 2 addirittura per 4-0. Il confronto più recente è di fine agosto ed è stato, appunto, un monologo interista. Da allora, però, molto è cambiato. Entrambe le formazioni, infatti, avevano iniziato il campionato con il piede pigiato sul freno, in particolare l’Atalanta. Poi, sistemati spirito e condizione fisica, nonché qualche tassello in squadra, hanno fatto il vuoto e solo il Napoli è riuscito a resistere: filotto di 11 vittorie e 2 pareggi per De Roon e compagni, serie di 10 successi e 2 pareggi per la truppa di Inzaghi. Insomma, a Riyad arrivano nel momento migliore, con l’opportunità di mettere in scena un confronto spettacolare e senza esclusione di colpi.
Le differenze tra Atalanta e Inter
Sarà soprattutto Gasperini a dover dimostrare di aver individuato le armi per complicare la vita a Inzaghi, come ultimamente non è capitato. Già il fatto che mezza Atalanta sarà diversa da quella di agosto potrebbe essere il segnale per un’inversione di rotta. Allora, i bergamaschi avevano la difesa decimata, Lookman era out perché distratto dal mercato e De Ketelaere era entrato solo nella ripresa, a giochi fatti. Stasera, invece, ci saranno tutti, ad eccezione dell’infortunato Retegui, con l’unico dubbio tra Pasalic e Zaniolo sulla trequarti. L’Inter, invece, rispetto a fine estate (e all’undici tipo), deve fare a meno di Acerbi e Pavard, sostituiti senza particolari scompensi - anzi - da De Vrij e Bisseck, mentre a destra ci sarà la fisicità di Dumfries, visto che il jolly Darmian, appena recuperato, si accomoderà in panchina, pronto a coprire qualsiasi falla si dovesse aprire.
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