
Dopo aver visto - soffrendo, lo ammetto - Atalanta-Bologna, sono passato a Fiorentina-Parma (Fagioli era frastornato, lo posso capire) e Liverpool-West Ham.
Poi ho voluto dare un’occhiata a Como-Torino e non mi sono più staccato dalla partita. Per un’ora la squadra di Fabregas mi ha nuovamente entusiasmato: Da Cunha, Caqueret, Perrone, Diao, ma anche Ikoné, hanno mosso il pallone con una velocità, una sicurezza e una precisione impressionanti.
Intorno al 65’, però, le pile si sono - al solito - esaurite e il Toro ha potuto tentare una reazione che ha fruttato il gol di Ilic, annullato per un doppio tocco “alla Alvarez” di Biraghi dall’angolo. Pensate: se le partite durassero 60 minuti, il Como avrebbe 47 punti, e non gli attuali 36.
Trovo dunque più che giustificato l’interesse che squadre come Milan, Roma e un paio di tedesche hanno mostrato per lo spagnolo. Cesc offre qualcosa di nuovo al campionato, di nuovo e naturalmente perfettibile.
PS. Sempre a proposito di tecnici, un mese fa uno dei più importanti operatori del calcio europeo mi parlò benissimo di Fabio Grosso, che ha appena riportato in serie A il Sassuolo. «Ha lo standing giusto, è intelligente, ha ottime idee e sa stare al mondo, gli hai mai parlato?», le sue parole.
In passato, ma mi fido ugualmente.
Foto [id:139961344]Como-Torino, Biraghi come Alvarez: gol annullato per doppio tocco su angolo