Serie A, i migliori video

Serie A

false

Il nerazzurro ha Krstovic, Sulemana, Lookman, De Ketelaere, Scamacca, Samardzic e Maldini. Il biancoceleste ha perso Castellanos, ha Dia a mezzo servizio, il dubbio Zaccagni, Pedro multiuso. Ma Cancellieri è in gran forma

Atalanta-Lazio si annuncia come la partita della dicotomia offensiva Juric-Sarri. Il nerazzurro, primo allenatore al debutto sulla panchina bergamasca rimasto imbattuto nelle 6 partite iniziali del campionato, ha superato l&#39;emergenza infortuni che l&#39;aveva visto pareggiare con il Como nonostante 9 giocatori indisponibili. Tanto che l&#39;abbondanza in attacco &egrave; tale da permettere al tecnico croato di scegliere fra 7 giocatori per 3 maglie: Krstovic; Sule

La ripresa in casa dell'Atalanta nasconde tante insidie per i biancocelesti, anche guardando a cosa è accaduto in passato 

ROMA -&nbsp; La sosta per le nazionali, soprattutto in un momento d&rsquo;emergenza come quello attuale, per la Lazio &egrave; un&rsquo;occasione per rifiatare, recuperare energie, infortunati e rimettere ordine. Allo stesso tempo, per&ograve;, questi momenti di stop per <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/07/10-141914817/maurizio_sarri_l_asso_delle_toppe">Maurizio Sarri</a> rappresentano ormai da un po&rsquo; di tempo un piccolo incubo. Ogni volta che il campionato si ferma, la sua Lazio fatica a ripartire, come se qualcosa si interrompesse nella continuit&agrave; mentale e fisica del gruppo.&nbsp;

<h2>Rientri</h2>

Sarri non &egrave; pi&ugrave; riuscito a trovare la giusta continuit&agrave; al rientro dagli impegni delle nazionali (o comunque al rientro dopo una pausa). Le soste, per la sua Lazio, si sono spesso trasformate in trappole. Nell&rsquo;ultimo anno prima delle dimissioni del tecnico, i precedenti erano stati tre: una sola vittoria - con il Sassuolo - e due sconfitte contro Juventus e Salernitana. Ampliando di pi&ugrave; l&rsquo;analisi, in generale il Comandante da quando &egrave; in biancoceleste ha guidato la squadra in 13 circostanze dopo uno stop di due o pi&ugrave; settimane: in questi match ha ottenuto 6 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte. E ben 3 di quest&rsquo;ultime sono arrivate nelle ultime 4 occasioni, considerando anche il ko dello scorso settembre contro il Sassuolo al Mapei Stadium (arrivato al rientro dopo la pausa per le nazionali). Quando si rompe la routine, quando la macchina si ferma per qualche giorno, qualcosa si inceppa. La squadra appare meno fluida, pi&ugrave; pesante, quasi ingolfata.&nbsp;&nbsp;

<h2>La sfida contro l&#39;Atalanta</h2>

Quello di domenica a Bergamo sar&agrave; un test importante, non solo per la classifica, ma per il morale. I biancocelesti arrivano da settimane complicate, con infortuni, rotazioni obbligate e prestazioni altalenanti. Servono punti, ma anche una scossa caratteriale. E per Sarri c&rsquo;&egrave; un obiettivo in pi&ugrave;: sfatare il tab&ugrave; delle ripartenze post-sosta. Certo, l&rsquo;avversario non &egrave; dei pi&ugrave; semplici. La Dea, ora guidata da Ivan Juric, per stessa ammissione di Mau ha cambiato poco rispetto al modello consolidato di Gasperini: &quot;Solo dettagli, resta una squadra veramente forte&quot;. Proprio una partita cos&igrave;, per&ograve;, pu&ograve; diventare un&rsquo;occasione per dare una scossa. Serve una prova di orgoglio, di compattezza e di equilibrio. Serve la Lazio che sa soffrire, che sa restare dentro la partita sempre. E Sarri sta lavorando molto sull&rsquo;aspetto mentale durante la sosta, sia sulla squadra che su s&eacute; stesso.&nbsp;&nbsp;

<h2>Serve una Lazio diversa</h2>

Il tab&ugrave;, in fondo, &egrave; tutto qui: trasformare la pausa in energia, non in interruzione. Rompere un ciclo che dura da troppe gare e che ha lasciato troppi rimpianti. Troppe delusioni sono arrivate al rientro dopo periodi di sosta e adesso, contro l&rsquo;Atalanta, servir&agrave; una Lazio diversa. Pi&ugrave; cattiva, pi&ugrave; compatta, pi&ugrave; viva. Una vittoria a Bergamo aiuterebbe a cancellare le difficolt&agrave; di queste prime settimane, restituirebbe fiducia e continuit&agrave;. Sarebbe il segnale che la squadra ha imparato a gestire anche i momenti di discontinuit&agrave;. Domenica sar&agrave; un vero e proprio test psicologico, un banco di prova per capire se i ragazzi di Sarri sono pronti a voltare pagina. Per il Comandante &egrave; tempo di trasformare il tab&ugrave; in una ripartenza.&nbsp;

Sarri e la Lazio, c’è una trappola da evitare: Juric alla ripresa è un pericolo

Le prime indiscrezioni parlano di una lesione di secondo grado al retto femorale della coscia destra, ma la società non ha confermato.

Lazio, quanto starà fuori Castellanos?

Il veterano spagnolo si mette a disposizione dell'allenatore nel momento dell'emergenza: può ricoprire diversi ruoli in attacco

ROMA -&nbsp;&nbsp;Pedro nel valzer delle prove di Sarri. Ala,&nbsp;seconda punta, anche falso nueve. Il Comandante si sta scervellando per trovare la soluzione pi&ugrave; giusta, sposta pezzi, inventa ruoli, prova formule. <a href="https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2025/10/14-143787861/lazio_i_tempi_di_recupero_per_l_infortunio_di_castellanos">Senza Castellanos</a>, con Dia ancora a mezzo servizio per i fastidi della solita caviglia, ha testato Pedro falso nueve con Noslin a sinistra e Cancellieri a destra. Questo nel 4-3-3. Basic agiva da mezzala, il disegno prevede Guendouzi e Cataldi sulla stessa linea. Una Lazio inedita, senza centravanti, con Noslin esterno alto. La formula escluderebbe Dia, inizialmente cambio di Pedrito. Il senegalese marted&igrave; ha svolto un allenamento incompleto, ieri ha lavorato full time. A corto di prime punte, Sarri si &egrave; orientato su Pedro falso nueve. E&rsquo; un esperto del genere, su questa formula ha costruito i successi di Napoli impostando Mertens finto centravanti.&nbsp;

<h2>Le soluzioni tattiche</h2>

Sarri prova, decider&agrave; in extremis. Fino a sabato gli esperimenti continueranno, uomini e moduli potranno cambiare anche per non dare riferimenti a Juric. La Lazio sar&agrave; cangiante, lo ha detto Mau. E&rsquo; costretto a gestirla in questo modo per l&rsquo;emergenza, non per convinzione. Fino alla scorsa settimana l&rsquo;idea era rilanciare il 4-4-2 con Basic provato esterno di sinistra. Ma c&rsquo;era ancora Castellanos. Poi lo stop. Sarri a quel punto ha pensato a Pedro dietro Dia nel 4-4-1-1, sempre con Basic esterno di sinistra. E&rsquo; un&rsquo;opzione sempre valida. Mau vuole evitare che Pedro si sfianchi da ala, non gli &egrave; paciuto contro il Torino. Non considera Noslin un&rsquo;ala di ruolo, ne ha tracciato un identikit indefinito. L&rsquo;olandese spera ancora nella chance dopo il guizzo con il Torino, ha strappato il rigore del 3-3. Isaksen invece &egrave; chiuso da Cancellieri, ha fatto rodaggio in nazionale, &egrave; ancora sotto ritmo. Sarri lo vede solo a destra.&nbsp;Il jolly.&nbsp;Mau, per sua fortuna, ha Pedro. Ancora di pi&ugrave; la Lazio, appesa ai pochi senatori rimasti. Lo spagnolo si tiene pronto per ogni ruolo, conta di strappare la maglia per Bergamo. L&rsquo;infortunio di Zaccagni, che prover&agrave; a tornare in gruppo oggi per essere in panchina domenica, d&agrave; nuove chance all&rsquo;ex Barcellona. Sarri l&rsquo;ha lanciato titolare contro la Roma, l&rsquo;ha confermato contro il Torino e medita di farlo giocare domenica a Bergamo. Non ci ha mai rinunciato, dall&rsquo;avvio o in corsa. Nei giorni scorsi lo spagnolo si &egrave; confessato a fourfourtwo.com, spesso ricorda l&rsquo;epopea del Barcellona e i motivi dell&rsquo;addio: &quot;Era il Barcellona dei tre mostri sacri in attacco, Messi, Neymar e Luis Suarez, e non era facile trovare spazio. Luis Enrique &egrave; stato onesto con me, mi ha detto che non avrei giocato molto e che la cosa migliore, vista la mia ambizione, era andare via. Il Barcellona significava tutto per me e mi sarebbe piaciuto finire la mia carriera l&igrave;, ma ci sono momenti nella vita che bisogna affrontare con coraggio, e ho deciso di intraprendere un altro progetto che mi entusiasmava. Con il passare del tempo non rimpiango le esperienze che ho vissuto all&rsquo;estero&quot;. Poi il Chelsea, ma c&rsquo;&egrave; un retroscena: &quot;Non so cosa sia successo - ha aggiunto Pedro - l&rsquo;accordo con il Manchester United era quasi chiuso. Ci hanno messo troppo tempo a decidere, la stagione stava per iniziare e non volevo aspettare ancora. Ho anche giocato la Supercoppa Europea con il Barcellona, dove ho segnato il gol della vittoria. Anche il PSG era interessato a me, poi per&ograve; &egrave; arrivato il Chelsea. Fabregas ha fatto da intermediario, Mourinho mi ha chiamato e mi ha detto che erano disposti a offrire di pi&ugrave; del Manchester United. &Egrave; l&igrave; che ho scelto di andare a Londra, visto che lo United non ha preso una decisione&quot;. Mourinho e Guardiola visti da Pedro: &quot;Entrambi sono dei vincitori, ma sono allenatori molto diversi. Ognuno ha le proprie idee, il proprio modo di motivare i giocatori. Mi &egrave; piaciuto tanto imparare da Mourinho, che mi ha dato l&rsquo;opportunit&agrave; di giocare in Premier&quot;.&nbsp;

Lazio, ora ci pensa Pedro: il fenomeno si fa in tre per Sarri. Ecco dove giocherà

Lazio, ora ci pensa Pedro

Juric alla ripresa è un pericolo

Il nerazzurro ha Krstovic, Sulemana, Lookman, De Ketelaere, Scamacca, Samardzic&nbsp;e Maldini. Il biancoceleste ha perso Castellanos, ha Dia a mezzo servizio, il dubbio Zaccagni, Pedro multiuso. Ma Cancellieri &egrave; in gran forma

Atalanta e Lazio ballano sulle punte Abbondanza Juric, emergenza Sarri

L'esterno è partito da Varsavia per far ritorno al club nerazzurro

Dumfries lascia il ritiro dell'Olanda per un infortunio: il comunicato

Giornata dedicata alla palestra per i giallorossi e speciale per La Joya. Intanto, Ranieri si è operato al ginocchio destro: intervento perfettamente riuscito

Atalanta e Lazio ballano sulle punte Abbondanza Juric, emergenza Sarri

Abbonamento Plus+

Accedi a tutti i contenuti premium

Full PROMO

Abbonamento Plus+

Accedi a tutti i contenuti premium

Full PROMO

Unisciti alla Community

ACCEDI