Ultras Atalanta: «Cori contro Napoli è solo campanilismo»

Il tifo organizzato bergamasco non ci sta alle accuse di razzismo: «Gli sfottò sono elemento basilare del calcio. Non ce ne priveremo»
Ultras Atalanta: «Cori contro Napoli è solo campanilismo»© FOTO MOSCA
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ROMA - In un comunicato stampa la Curva Nord di Bergamo prende posizione contro le nuove rigide sanzioni per i cori, non quelli razzisti ("sempre schifato i cori beceri e gli ululati razzisti"), ma quelli che gli ultras nerazzurri catalogano come semplici "sfottò" che hanno a che fare con il campanilismo. Nel post su Facebook, dal titolo "Noi non siamo napoletani", i tifosi della Curva Nord orobica scrivono: "Bergamo un'altra volta sarà il banco di prova per l'ennesimo strumento di repressione: ecco che si torna a parlare di razzismo, nello specifico di discriminazione territoriale. Qualcuno dice che dobbiamo essere più intelligenti, qualcun altro dice che non dobbiamo cadere nella trappola. Noi rispondiamo che saremo quelli che siamo sempre stati! Non prendiamo nemmeno in considerazione la possibilità di essere privati di una delle componenti più basilari ed elementari del calcio: gli sfottò tra tifoserie - scrive la Curva Nord di Bergamo -. Non accettiamo lezioni da nessuno sull'argomento, tantomeno da gente incapace persino di organizzare campionati e da chi nel calcio italiano ha piazzato dirigenti che hanno definito i calciatori di colore 'mangia banane' e le donne calciatrici 'handicappate'. Proprio loro per l'ennesima volta vengono a infangare e parlare della parte più vera e passionale del calcio. Bergamo - sottolinenao i tifosi della Curva Nord - ha sempre schifato i cori beceri e gli ululati razzisti. Ha dimostrato di essere sempre stata una piazza matura e credibile. A Bergamo è sempre stata una questione di campanilismo e non di razzismo: ben venga quando sentiamo Bergamasco contadino cantato a gran voce nella maggior parte degli stadi italiani! Ben vengano gli 'odio Bergamo'. Tutto questo vissuto sulla nostra pelle non ci ferisce, tutto questo non lo reputiamo razzismo ma anzi ci lega semplicemente di più alla nostra terra, ci rende ancor più fieri delle nostre origini. Noi non siamo Napoletani... la cosa è abbastanza evidente per tutti ma non per qualcuno!".

(In collaborazione con Italpress)


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