Serie A Atalanta, Gasperini: «Vincere col Genoa vuol dire ipotecare il campionato»

Il tecnico: «Giocare a Reggio Emilia creerà un po' di disagio. Attenti ai rossoblu, hanno bisogno di punti. Barrow recuperato, Gomez assenza pesantissima»
Serie A Atalanta, Gasperini: «Vincere col Genoa vuol dire ipotecare il campionato»© LAPRESSE
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BERGAMO - Vincere è l'imperativo dell'Atalanta: i nerazzurri di Gasperini non possono concedersi passi falsi contro il Genoa, così da restare saldi al quarto posto che vuol dire Champions League: "È una partita importante per tutte e due le squadre - esordisce in conferenza stampa il tecnico orobico - All'andata abbiamo assistito ad una partita pesante, abbiamo finito in nove. Ci sono stati toni accesi, gli sono stati permessi. Quella di domani sarà un'altra gara, ma rimane comunque importante. Dobbiamo stare attenti, è una squadra che ha bisogno di punti. Noi dovremo pensare esclusivamente al nostro obiettivo e giocare la nostra partita. È molto importante, sappiamo benissimo qual è la classifica. Vincere domani vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sul campionato". I nerazzurri sono anche in lizza per la vittoria della coppa Italia, che contenderanno alla Lazio nella finale di Roma del prossimo 15 maggio: "Da qualche mese, insieme alla squadra, abbiamo spostato gli obiettivi. Man mano si è creata la possibilità di giocare per la Champions. Queste occasioni sono state create durante le settimane. Queste ultime partite di campionato possono portare ad un obiettivo importante. La concentrazione è massima sulla serie A, poi domenica parleremo della Coppa Italia. Manca da tantissimi anni, ma parliamo del campionato".

CHI GIOCA - Gasperini prosegue: "Manca soltanto Toloi, anche per questo è una stagione straordinaria. Anche Barrow ha recuperato". Il Papu Gomez sarà un'assenza pesante: "È pesantissima, ma dobbiamo superare anche questa gara. Ha avuto una crescita, già giocava su alti livelli. Negli ultimi mesi ha avuto un ascendente e un carisma anche sulla squadra. Non solo un giocatore straordinario, ma anche di grande peso per il gruppo. Abbiamo perso Ilicic l'altra volta, ora lui. Ma in un campionato ci sta. Dobbiamo arrivare a capo di questa gara". I rossoblu gareggiano per la salvezza: "Dobbiamo pensare al Genoa, ha mancato il rigore della tranquillità contro la Roma ma è una squadra che ha dei valori. Domani sarà una partita difficile sotto ogni aspetto, anche perché sfidiamo una squadra che ha necessità di salvarsi". Il tecnico non si sbottona sulla possibile formazione: "Ibanez è un buon giocatore, come Reca. La formazione sarà quella, in panchina avremo Ibanez, Reca, Pessina. Potremo variare un po'. Possiamo provare qualche soluzione dal punto di vista tattico, ma basandosi su questi undici giocatori. Castagne ha giocato più offensivo. Qualche soluzione c'è".

26 PUNTI DI DISTACCO - Gasperini affronterà quella che per anni è stata la sua squadra, ora a 26 punti di distacco dai bergamaschi: "Per me è sempre difficile parlare del Genoa, lo seguo sempre e mi dispiace che abbia avuto queste difficoltà. È una piazza fantastica, nei miei confronti ci sono attestati di grande stima. Tanta gente a Genova mi segue e ci segue. Mi dispiace trovare questa situazione di poca gioia, però questo è il momento. Mi dispiace ci sia un po' di rottura. Dopo tanti anni mi ricordo le cose belle, Genoa è una piazza che fa bene. C'è tanta scontentezza in giro, noi siamo un'isola felice. L'entusiasmo che abbiamo noi è sicuramente unico". Si ritorna sulla crucialità della sfida: "Domani sarà decisiva per l'Europa League, è fondamentale. Le partite diventano dure. La squadra non si è mai creata alibi di partite, siamo passati sopra a tutto, passiamo anche sulla finale di Coppa. Anche giocare a Reggio crea un po' di disagio, giocare in casa è importante. La costruzione dello stadio è una cosa straordinaria, ma si pensa solo al campionato". I tifosi nerazzurri accorreranno in massa, con la curva che si è letteralmente spostata: "Mi fa effetto che l'abbiano atterrata in tre giorni (ride, ndr). Magari a tirarla su ci vorrà un po' di tempo, ma speriamo poco. È un'opera fantastica. Si sta chiedendo ad una popolazione di fare una migrazione importante, prima a Reggio Emilia e poi a Roma. Anche come costo economico". Conclusione sulla tenuta mentale della squadra: "Aspettiamo questa settimana, ma è stata una cosa fantastica. Le risposte sono state tante anche le rimonte sono frutto della testa. Penso sia stato l'aspetto più importante, più di altre cose".


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