Cori razzisti a Vlahovic, è bufera: le parole di Gasperini diventano un caso

Preso di mira dagli ultras atalantini, il serbo reagisce dopo il gol zittendo lo stadio: Doveri estrae il giallo e non ci sarà la grazia
Cori razzisti a Vlahovic, è bufera: le parole di Gasperini diventano un caso© Juventus FC via Getty Images
Fabrizio Patania
5 min

INVIATO A BERGAMO - Partita sospesa no, fermata sì. Quasi un minuto, altrimenti Doveri non sarebbe rimasto con il pallone in mano, rallentando la rimessa laterale e in attesa che gli ultras smettessero di cantare “sei uno zingaro” a Vlahovic. Un caso di razzismo ha stravolto il finale di Atalanta-Juve. Gli episodi sono stati due a breve distanza, percepibili con chiarezza. Lo speaker del Gewiss è intervenuto due volte, minacciando la sospensione durante il recupero, allungato sino a un totale di 10 minuti, come testimonia il match report della Lega di Serie A, anche per effetto del 2-0. L’Atalanta, sotto di un gol, stava ancora cercando la rimonta. La bufera è scoppiata quando Vlahovic ha allontanato la palla per perdere tempo. Dalla curva sono piovuti insulti e si è sollevato il coro di discriminazione razziale. Sono intervenuti De Roon e Koopmeiners per calmare la curva. Non è la prima volta che a Bergamo prendono di mira il centravanti della Juve. Un precedente risale ai tempi in cui giocava con la Fiorentina.

La panchina di Allegri dopo il gol di Vlahovic

L’orologio segnava quasi il 95'. Dopo altri tre minuti, è arrivato il raddoppio, guarda caso realizzato in contropiede da Vlahovic. Chiesa ha festeggiato con il gesto classico delle mani dietro alle orecchie. Dusan, correndo, ha portato l’indice della mano destra verso la bocca, zittendo gli ultras atalantini. Doveri, ritenendo provocatoria l’esultanza, ha estratto il cartellino giallo. I cori sono ripresi. Vlahovic si è rivolto di nuovo verso la curva, quasi a dire “continuate pure, ho segnato io”. Doveri lo ha calmato, la partita stava finendo. Agitazione a bordo campo. La panchina della Juve è stata ricacciata indietro da Allegri. Il tecnico livornese, durante le interviste, ha proposto una soluzione nuova per uscirne. Favorire il gioco, lasciando il lavoro alle telecamere e alla giustizia nella ricerca dei colpevoli. «Bianchi, neri, gialli. Questi cori sono da condannare e da combattere, ma continuano. Bisogna avere la forza di ignorarli durante le partite, così si zittiscono. In campo si crea solo confusione. Chi di dovere intervenga, adottando i giusti provvedimenti e punendo i colpevoli, come è successo a Torino, dove in 171 hanno preso il Daspo. Noi dobbiamo fare attenzione ai comportamenti in panchina e in campo, altrimenti rischiamo di perdere uomini senza senso». Dalla tribuna si è notato il pragmatismo di Max: temeva che l’interruzione e il recupero allungato potessero compromettere il risultato

Vlahovic furioso con l'arbitro Doveri: la frase urlata in campo dopo i cori

Il messaggio della Figc alla Juve dopo il caso Vlahovic

Via Allegri ha contattato la dirigenza bianconera per spiegare la propria posizione. Una telefonata a Francesco Calvo ribadendo la stessa linea adottata per il caso Lukaku, “graziato” da Gravina. Il presidente federale cancellò la squalifica che gli avrebbe impedito di giocare la semifinale di ritorno tra Inter e Juve. Il belga era stato ammonito dopo il gesto in risposta agli ululati razzisti dopo il gol su rigore all’andata e il secondo giallo aveva fatto scattare l’espulsione e quindi la squalifica. In attesa del referto di Doveri, la Figc non ha cambiato idea. L’esultanza di Vlahovic, bersaglio di offese razziste, sarebbe da perdonare nel caso in cui producesse una squalifica. Ipotesi remota. È il primo giallo per il serbo. Ne dovrebbe prendere altri quattro (in 4 partite) per essere fermato un turno, da scontare nella prossima stagione. Qualora succedesse, la Figc impugnerebbe il provvedimento del giudice sportivo.

La goffa difesa di Gasperini sui cori razzisti a Vlahovic

Goffo il suo tentativo di derubricare le offese della curva: «Condanno assolutamente i cori a Vlahovic, ma nell’Atalanta ci sono Pasalic e Djimsiti, in passato hanno giocato Ilicic, Sutalo e altri serbi. Bisogna differenziare, il razzismo è una cosa molto seria e non va confuso con il resto. L'insulto è anche quando ti dicono figlio di p... o pezzo di m....». 


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