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BENEVENTO - Il giorno e la notte, lo yin e lo yang, in parole povere gli opposti. Come le due versioni del Benevento, quello in casa e quello in trasferta. Rendimenti agli antipodi: il 61 per cento dei 31 punti che la Strega ha in classifica sono stati conquistati fuori casa, appena il 39 per cento al Vigorito. Un andamento inusuale, anche se nell'era della pandemia il fattore campo è stato letteralmente polverizzato. E' stato sempre questo il maggior cruccio di Pippo Inzaghi: «Chissà cosa avremmo potuto fare col nostro pubblico sugli spalti...». Facile ipotizzare che gran parte delle rimonte arrivate nei minuti finali sarebbero potute essere cancellate dalla spinta emotiva della gente (Torino, Sampdoria, Parma), così come in qualche altra occasione una sconfitta sarebbe potuta essere trasformata in un pari. Resta il fatto che la squadra giallorossa abbia avuto un rendimento decisamente superiore in trasferta, che in una classifica parziale sarebbe valso l'undicesimo posto e che avrebbe significato una salvezza tranquilla.
Sfida allo specchio
Il Benevento domani sera sarà impegnato a San Siro contro il Milan, che, fatti i naturali distinguo di punti e di classifica, ha le stesse “abitudini” dei giallorossi: timido al Meazza, prorompente in trasferta. Una sfida tra squadre “viaggiatrici”, che mostrano qualche difficoltà quando sono costrette a fare la partita. Obiettivi opposti, ma ugualmente importanti: se i rossoneri si giocano l'accesso alla Champions League, i sanniti devono rimettersi in riga per salvare una serie A che si è fatta improvvisamente ansimante. Il fatto che si giochi a San Siro potrebbe persino essere un piccolo vantaggio per il Benevento, più abituato a rispondere alle iniziative degli avversari che ad imporle. [...]
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