Skov Olsen è pronto a prendersi il Bologna

Orsolini è al top, ma col Brescia il danese potrebbe disputare un tempo. C'è voglia di scoprire tutto il suo talento
Skov Olsen è pronto a prendersi il Bologna© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - E insomma, quando arriva il momento di Skov Olsen? Se lo chiedevano quelli che erano andati in trasferta a Verona per la prima di campionato; e se lo sono chiesti i venticinquemila del Dall’Ara venuti a vedere la partita contro la Spal. Come sempre quando si auspica di vedere esplodere il talento, l’attesa diventa febbrile, quasi magica. Fa questo effetto Andreas Skov Olsen, 19 anni, il vero colpo di mercato messo a segno da Riccardo Bigon. Tutti lo volevano, lui ha scelto Bologna. E ora Brescia, la trasferta per la terza di campionato, potrebbe essere anche la gara dell’esordio per il talentino danese. Domani, intanto, Skov Olsen avrà spazio con la sua nazionale Under 21, ad Aalborg, contro l’Ungheria (e poi di nuovo il dieci contro la Romania). Dopodiché rientrerà in Italia per preparare la sfida del Rigamonti a Casteldebole, sarà uno degli ultimi a tornare. Ma quella di Brescia sembra essere la partita perfetta per lui, che almeno nel secondo tempo potrebbe finalmente entrare e dimostrare il suo valore.

Non è facile per Skov Olsen, glielo avevano detto che il campionato italiano, la Serie A, sarebbe stata complicata. Nei giorni del suo tormento, "Bfc or not Bfc?" come hanno scherzato in società dopo il suo arrivo, l’amletico dubbio era scegliere un club che potesse garantirgli il posto da titolare. Lo aveva cercato anche il Bayern Monaco, e sembrava difficile dire no. Alla fine ha prevalso il fascino della sfida, l’idea che Bologna potesse essere il posto giusto dove crescere. Con Mihajlovic, per ora, c’è stato solo uno scambio breve, i due avevano scherzato sulla validità del loro sinistro e Andreas aveva detto a Sinisa che il suo indubbiamente è migliore. Avranno tempo per inscenare scommesse con calci di punizione. Dopo c’era stato l’annuncio della malattia di Mihajlovic e, come era logico, la costruzione del rapporto tra il tecnico e i nuovi arrivati sta andando avanti un po’ più lentamente. Skov Olsen si è interfacciato soprattutto con Emilio De Leo, il tattico. C’è molto lavoro da fare, lo sa anche il ragazzino danese che qui sta scoprendo un calcio diverso, molto complesso.

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