Bologna, Saputo nella morsa di due crisi

Il patron rossoblù deve fare i conti col crollo economico in Italia e Canada. I felsinei perdono 270mila euro al giorno, preoccupa anche l'erosione di valore della rosa su cui si basa la politica di crescita
Bologna, Joey Saputo: Favorevole alla ripresa© ANSA
3 min

BOLOGNA - Le parole dell’ex presidente della Bce Mario Draghi al Financial Times hanno aperto uno squarcio sul futuro: uno scenario da dopoguerra per tutta l’economia mondiale. Le nazioni saranno costrette a rinunce e sacriifici e così accadrà anche al modello-calcio. Compreso quello organizzato da Joey Saputo: è stato calcolato che ogni giorno il Bologna perde 270mila euro. Soldi volatilizzati. Ma il peggio sembra dover ancora venire e si cominciano a valutare possibili scenari. Da giorni, ormai, le videoconferenze tra i dirigenti rossoblù sono oggetto di dibattito: cosa fare per tamponare le perdite? Quale modalità attuare? Saputo è stretto in una doppia morsa: quella del Bologna e del calcio italiano, e quella del Canada, con la Mls a inizio stagione e comunque frenata dall’inarrestabile marcia del virus. Business in stop, dunque, a cui aggiungere la ristrutturazione o la revisione delle aziende del gruppo Saputo Inc. Vero che l'alimentare di competenza delle aziende Saputo stia accusando meno di altri settori, ma anche lì ci saranno revisioni da fare e, terminato questo periodo, sarà il turno delle considerazioni profonde e delle decisioni forti.

Uno scenario che Saputo sta gestendo. Ogni giorno lui e l’ad del club rossoblù Claudio Fenucci fanno il punto, si sentono, si confrontano. A giugno era già stato previsto un aumento di capitale di 20 milioni per ripianare il deficit a bilancio. In questo senso nulla cambierà: il Bologna ha una struttura solida, forte. Ma è chiaro che il futuro rossoblù entra nel modello austerity e quella crescita step by step che Saputo stava costruendo subirà una frenata. Brusca o meno dipenderà anche da cosa deciderà di fare la Serie A. L’aggancio all’Europa, per esempio, è rimandato di almeno una, forse due stagioni. Per ora ci si concentra sull’immediato. E siccome lo scenario peggiore, com’è ovvio, è l’impossibilità di tornare in campo, il Bologna sta ragionando su quello. Senza calcio il Bologna perderebbe un milione per gli abbonati e quasi 5 milioni di euro dei soldi al botteghini. E poi ci sono gli sponsor, altra voce che rischia di togliere risorse. Dai diritti tv il Bologna incassa circa 44 milioni di euro, una cifra tutelata dai contratti. Che potrebbero però essere messi in discussione. Si andrebbe a un braccio di ferro, a una battaglia legale: ballano 10-14 milioni di euro, cioè un terzo della stagione trasmessa dalle televisioni, il terzo che potrebbe saltare. Nella peggiore delle ipotesi, dunque, le perdite potrebbero ammassarsi a 20-25 milioni. Di più. Senza competizioni, la rosa rischia un depauperamento del 20-30%, e anche questo diventerà un problema per la politica di rinnovamento basata sulle plusvalenze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna, i migliori video