Bologna, preoccupano i rientri di Danilo e Dijks da Brasile e Olanda

Per l'emergenza Coronavirus i collegamenti dal Sudamerica sono difficili e ci sarà la quarantena. L'esterno olandese invece non gioca da 200 giorni
Bologna, preoccupano i rientri di Danilo e Dijks da Brasile e Olanda© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - L’attenzione è tutta sui rientri, il Bologna sta programmando ogni cosa nei dettagli. E intanto domani è già una data importante: la Lega ha ricevuto le raccomandazione dei medici dello sport con un protocollo che è stato elaborato insieme ai vertici dell’Organizzazione mondiale della Sanità riceverà indicazioni dal Ministero della Salute su quali esami dovranno essere effettuati a squadra staff e collaboratori. Indicazioni fondamentali per il club rossoblù, che in queste ore sta pianificando il ritorno agli allenamenti e, di fatto, una parvenza di normalità. Il 4 maggio è la data che il club ha individuato per la riapertura del centro tecnico di Casteldebole, per gli allenamenti e per il funzionamento del centro sportivo. Il club è pronto. Ma sono ancora tanti i nodi da sbrogliare e molti riguardano proprio i giocatori. Ce ne sono alcuni all’estero, altri solo fuori Bologna. Quattro dovranno prendere un volo: Danilo (dal Brasile), Dijks (dall'Olanda), Krejcì (è in Repubblica Ceca). E poi ci sono Soriano a Genova (la moglie sta per avere il secondo figlio) e i componenti dello staff sparsi qua e là: Raimondi in Toscana, Tanjga a Belgrado, De Leo a Cava de’ Tirreni, naturalmente Mihajlovic a Roma. Tolto il tecnico (che ovviamente resterà a casa), gli altri potrebbero tornare a Bologna già entro la fine della settimana o magari dalla prossima. Per quelli rimasti in Italia è un problema risolvibile. Agli altri toccherà fare i conti con le disposizioni di sicurezza e le limitazioni dei voli in atto in tutto il mondo.

La grande fuga di chi voleva lasciare l’Italia è riuscita solo in parte. Dijks, che già faceva avanti-indietro dall’Italia all’Olanda, era riuscito a rientrare a casa sua nei giorni precedenti al lockdown. E così Danilo, che adesso vuole comunque portare qui tutta la famiglia. Ma certo le limitazioni diverse da quelle italiane hanno permesso a loro due in particolare di allenarsi con più costanza, anche fuori dalle mura di casa (corsa, poco altro). Dijks lo ha mostrato più volte su Instagram anche prima della Pasqua. Ora, però, il loro rientro dovrà coincidere con (altri) quattordici giorni di auto isolamento, un’altra quarantena che rischia di prolungare i tempi di recupero della condizione atletica. Il Bologna non ha ancora ufficialmente programmato i rientri, ma è chiaro che andranno fatti il prima possibile. Prima della pandemia Dijks aveva recuperato dal lunghissimo stop, era pronto a giocare contro la Juventus. Ma sono ormai più di duecento giorni che non affronta una competizione ufficiale.

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