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BOLOGNA - Non tutti saranno pronti alla stessa maniera, non tutti potranno trovarsi pronti allo stesso modo dopo i primi allenamenti. E così, sulla base dei pregressi, il ritiro della scorsa estate, e delle analisi sulle fibre muscolari, sulle risposte fisiologiche e anche sul peso e l’altezza, lo staff del Bologna ha immaginato una sorta di trailer. E così si capirà chi potrà dare tutto prima degli altri e chi arriverà al top con un po’ di ritardo. E questo servirà anche a Mihajlovic per preparare una squadra subito performante, al netto dell’incognita principale: quando sarà la prima gara? Si ripartirà dalle certezze, ovvero dalla verifica dei parametri dei singoli giocatori prima della sosta e, con esami e test prolungati, bisognerà capire che tipo di lavoro hanno potuto svolgere durante la sosta. Anche perché il rischio degli infortuni lavorando a questi ritmi e soprattutto giocando con così poco tempo per riposare, aumenterà ad ogni partita.
Tenuto conto che serviranno almeno tre settimane anche al fisico più performante per entrare in forma al cento per cento, i giocatori sui quali Mihajlovic potrà puntare dovrebbero essere tra i portieri Skorupski e Saar, tra i difensori Mbaye e Tomiyasu, che fin da subito, l'estate scorsa sono sembrati molto tirati fisicamente, così come a centrocampo la fisionomia di Medel e la gioventù di Dominguez dovrebbero portarli presto al massimo. Per l'attacco Palacio è sempre capace di conservare il suo fisico come un perfetto orologio, Orsolini e Barrow hanno strutture simili che si adattano velocemente alla fatica. Qualche giorno in più potrebbe servire a Da Costa per l'età e la forza fisica, così come a Breza, il giovane portiere prelevato in inverno dal Bologna, il quale, seppur giovane, è un armadio di quasi due metri. Stesso discorso di Da Costa può essere fatto per Danilo e Poli.