Bologna, in arrivo i rinnovi di Sabatini, Bigon e Di Vaio

I tre dirigenti rossoblù firmeranno per un altro anno con opzione fino al 2022: resta aperta la possibilità di un biennale da subito. Osti non è nel programma di Saputo
Bologna, in arrivo i rinnovi di Sabatini, Bigon e Di Vaio© LAPRESSE
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BOLOGNA - Non fatevi trarre in inganno dai silenzi (inevitabili) che stanno arrivando da Casteldebole e che possono anche dare adito a voci ingiustificate, come ad esempio quella che accosterebbe Carlo Osti ancora una volta al Bologna per l’amicizia che lo lega da sempre a Walter Sabatini, perché la realtà è un’altra. Questa: il direttore sportivo rossoblù continuerà a essere Riccardo Bigon, come Marco Di Vaio sarà confermato come capo-scouting. Domanda: per quale motivo il Bologna non ha ancora ufficializzato una decisione che all’atto pratico ha già preso? Solo perché alla luce di quello che sta accadendo in Italia (come nel resto del mondo), Claudio Fenucci e Bigon si sono dati appuntamento a più avanti, quando le restrizioni per il contagio potrebbero e dovrebbero essere meno marcate, per incontrarsi e mettere il nero su bianco. Ma credeteci, l’accordo era stato raggiunto su tutto già prima che scoppiasse il Covid-19 e a questo punto resta solo da formalizzare l’intesa. Non a caso Walter Sabatini come coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact, e gli stessi Bigon e Di Vaio stanno lavorando da settimane e settimane per quanto riguarda la costruzione del Bologna di domani. Va sottolineato come i responsabili dell’area tecnica rossoblù dovrebbero firmare (tutti e tre) un contratto annuale con opzione per la stagione successiva, anche se a oggi non è del tutto da escludere la soluzione del biennale.

Una curiosità che riguarda Osti: proprio in questi giorni ha ricevuto una proposta dal presidente della Sampdoria Massimo Ferrero di rinnovare il contratto per un anno, anche se sembra a numeri inferiori rispetto al passato. Morale: squadra che fa bene, non si cambia, e questo discorso non vale solo per i calciatori che vanno in campo ma anche per l’entourage (appunto) dell’area tecnica. Sì, perché il discorso è questo: sia Joey Saputo che il suo capo-azienda Fenucci sono molto soddisfatti del lavoro svolto in questi mesi da Sabatini, Bigon e Di Vaio e di conseguenza non avrebbero avuto alcun motivo per cambiare il management.

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